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NASpI: requisiti, importi, durata e cosa sapere per fare domanda nel 2025

03/07/2025

 

È lunedì mattina. Marco, 45 anni, tecnico specializzato con 15 anni di esperienza, entra in ufficio come ogni giorno. Ma oggi è diverso. Il direttore delle risorse umane lo convoca. Le parole risuonano fredde nella sala riunioni: "Ristrutturazione aziendale. Licenziamento collettivo."

In un istante, la sicurezza di una vita si trasforma in incertezza. I pensieri corrono veloci: “Come pagherò il mutuo? E le spese per i figli? Quanto tempo ci vorrà per trovare un nuovo lavoro?”

Marco non lo sa ancora, ma esiste un salvagente che può aiutarlo in questa drammatica situazione: la NASpI.

Di cosa si tratta?

In questo contenuto ti spieghiamo tutto quello che devi sapere sulla NASpI: che cos’è, chi ne ha diritto e come richiederla.

 

 

Che cos'è la NASpI?

 

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è l’indennità mensile di disoccupazione che l’INPS corrisponde alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti che restano disoccupati involontariamente. La NASpI, nata dal decreto legislativo n. 22 del 4 marzo 2015, è l’ammortizzatore sociale per eccellenza per milioni di lavoratori.

La prestazione economica viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive versate nei quattro anni che precedono l'inizio della disoccupazione, fino ad un massimo di 24 mesi. Il sistema esclude automaticamente i contributi già utilizzati per il calcolo di altre prestazioni di disoccupazione.

La NASpI garantisce un sostegno economico temporaneo e favorisce il reinserimento lavorativo attraverso politiche attive del lavoro coordinate dai Centri per l'Impiego territoriali.


Chi ha diritto alla NASpI nel 2025?

 

La NASpI spetta a:

  • lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato o determinato che hanno perduto involontariamente l'occupazione;
  • apprendisti di tutti i settori;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
  • personale artistico subordinato (attori, musicisti, tecnici dello spettacolo);
  • dipendenti a tempo determinato della Pubblica Amministrazione;
  • operai agricoli a tempo indeterminato impiegati in cooperative che trasformano o commercializzano prodotti agricoli (dal 2022).

 

Non possono, invece, accedere alla NASpI:

  • i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni;
  • gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato (salvo eccezioni sopra indicate);
  • i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale.

 


Subentro Requisiti per accedere alla NASpI nel 2025

 

Per poter accedere alla NASpI è necessario:

  • trovarsi in stato di disoccupazione involontaria;
  • aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni antecedenti la cessazione del rapporto di lavoro.

Nel 2025, tuttavia, è stata introdotta una novità importante per tutti gli eventi di disoccupazione decorsi dal 1° gennaio 2025. A partire da questa data, infatti, le 13 settimane di contribuzione richieste dovranno essere maturate nel periodo che va dalla cessazione di un rapporto da cui si sia dimessi volontariamente e la successiva cessazione da licenziamento.

Questo requisito aggiuntivo si applica quando:

  • la lavoratrice o il lavoratore si è dimessa/o volontariamente da un'attività a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti;
  • la nuova cessazione è involontaria (licenziamento o scadenza contratto);
  • non si tratta di dimissioni per giusta causa o durante il periodo di tutela della maternità.

 

A queste regole base esistono tuttavia delle eccezioni. Infatti, il nuovo requisito non si applica in caso di:

  • dimissioni per giusta causa (mancato pagamento retribuzioni, molestie sessuali, significative modifiche delle condizioni di lavoro, trasferimento oltre 50 km dalla residenza);
  • dimissioni della lavoratrice madre entro il primo anno di vita del bambino;
  • risoluzione consensuale nell'ambito della procedura di conciliazione presso la Direzione Territoriale del Lavoro.

 

Attenzione: le assenze ingiustificate superiore a 15 giorni consecutivi (o diverso termine se così previsto dal CCNL) determinano la cessazione del rapporto di lavoro per volontaria dimissione che non dà diritto alla NASpI, salvo che la lavoratrice o il lavoratore dimostri di essere stata/o costretto a tali assenze per causa di forza maggiore adeguatamente documentata.

 

 

Importo della NASpI e massimali 2025

 

L'importo mensile della NASpI si calcola sulla retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni di lavoro, secondo la seguente formula:

Per retribuzioni fino a €1.436,61 mensili (valori 2025):

  • NASpI = 75% della retribuzione media mensile

Per retribuzioni superiori a €1.436,61 mensili:

  • NASpI = 75% di €1.436,61 + 25% della differenza tra la retribuzione e €1.436,61

 

Il massimale della NASpI per il 2025 è pari a €1.562,82 mensili, anche nel caso in cui si percepisca una retribuzione superiore.

L'importo della NASpI viene decresciuto del 3% mensile:

  • dal 6° mese per i soggetti con età inferiore a 55 anni;
  • dall'8° mese per i soggetti con età pari o superiore a 55 anni.

 

Facciamo un esempio.

Marco, come abbiamo detto all’inizio, ha 45 anni. La sua retribuzione media era pari a €1800 mensili. Quanto gli spetterà di NASpI?

Il calcolo è semplice: il 75% di €1.436,61 a cui si aggiunge il 25% della retribuzione media di Marco (€1.800) – l’importo economico stabilito nel 2025 (€1.436,61).

Il risultato?
A Marco nel 2025 spetteranno €1.168,31 di NASpI.

 

Compatibilità della NASpI

 

La NASpI è compatibile con attività lavorativa subordinata se il reddito annuo previsto non supera €8.145 lordi.

In questo caso:

·      l'indennità NASpI viene ridotta dell'80% del reddito dichiarato;

·      è obbligatorio comunicare all'INPS l'inizio dell'attività entro 30 giorni.

 

La NASpI è altresì compatibile con l’esercizio di un’attività autonoma o parasubordinata. In questo caso il limite di reddito è di €5.500 annui lordi.

Inoltre:

·      l'indennità NASpI viene ridotta dell'80% del reddito dichiarato;

·      è obbligatorio comunicare all'INPS l'inizio dell'attività entro 30 giorni.

 

Infine, la NASpI è completamente cumulabile con compensi da lavoro occasionale fino a €5.000 annui, senza riduzioni dell'indennità.

 

La mancata comunicazione all'INPS del nuovo rapporto di lavoro comporta la revoca dell’indennità, il recupero delle somme erogate indebitamente e possibili sanzioni amministrative.

 

 

Come e quando fare domanda di NASpI?

 

La domanda per la NASpI deve essere presentata esclusivamente per via telematica entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. È possibile rivolgersi al nostro Patronato usufruendo di assistenza gratuita nella compilazione e invio della domanda di indennità di mobilità.

 

Durante la procedura è fondamentale allegare tutta la documentazione richiesta: lettera di licenziamento o documentazione di cessazione del rapporto di lavoro, documenti personali e certificazioni lavorative.

Se tutti i passaggi vengono eseguiti correttamente, il pagamento dell’indennità verrà accreditato direttamente sul conto corrente bancario o postale indicato in fase di domanda, generalmente tra il 10 e il 15 di ogni mese.