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Pensione non reversibile

Chi ne ha diritto
La pensione è destinata alle persone totalmente prive di vista, che abbiano compiuto il 18° anno di età. La prestazione continua ad essere pagata anche dopo il compimento dei 65 anni.
Per ottenerla è necessario che gli interessati si trovino in stato di bisogno economico, siano cittadini italiani o dell’Unione europea o cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornati di lungo periodo, e siano residenti in Italia.
I minori di 18 anni, non vedenti, non possono percepire la pensione, percepiscono l’indennità di accompagnamento.

Limiti di reddito
Ai fini del diritto alla pensione non reversibile il reddito personale del cittadino invalido non deve superare il limite di legge stabilito annualmente, in base all’adeguamento del costo della vita, con apposito decreto ministeriale.
Per l’anno 2023 il limite di reddito personale annuo è di €17.920,00 sia che la persona disabile sia ricoverata o meno.
Per la determinazione del reddito si deve considerare esclusivamente l’imponibile Irpef.

Compatibilità
La prestazione è compatibile con lo svolgimento di una attività lavorativa ed è compatibile con le altre prestazioni dirette concesse per invalidità di guerra, di lavoro o di servizio.

Misura
L’importo della pensione viene stabilito annualmente con apposito decreto e viene corrisposta per 13 mensilità.
Per l’anno 2023 l’importo mensile della prestazione è di € 339,48; in caso di ricovero del soggetto, in istituto di cura con quota a carico anche in parte di Ente pubblico, l’importo mensile è di € 313,91. La pensione può essere riscossa presso l’ufficio postale o bancario oppure con accredito sul conto corrente.

Decorrenza
La prestazione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda o da diversa decorrenza indicata nel verbale medico.

Reversibilità
La pensione non è reversibile.

Cessazione
Per i cittadini italiani e dell’unione Europea l’erogazione della prestazione economica cessa quando gli stessi non sono più residenti in Italia. Per i cittadini stranieri cessa quando non sono più soggiornanti in Italia.