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Abbattere il divario digitale partendo dall'esperienza di Terni

11/06/2015


Si è svolta oggi,11 giugno, presso la sede della Uil di Terni la conferenza stampa di presentazione del Servizio Civile che, dall' inizio del mese, ha preso avvio all’Ital.

Il Segretario Generale della Uil di Terni, Gino Venturi, ha sottolineato come il progetto si innesti in un lavoro della Camera Sindacale Territoriale, sempre presente sui problemi sociali e ad attrarre e impegnare i giovani. Per la Regione Umbria ci sono 8 milioni di euro destinati a Garanzia Giovani che non vengono utilizzati, e per il leader della Uil Ternana è “Motivo di soddisfazione che una delle iniziative di Garanzia Giovani in Regione la stiamo attuando noi”. Venturi ha inoltre affermato: “Noi andremo dagli anziani, lavorando con Ancescao e la Consulta degli immigrati, faremo un gruppo su Facebook per essere attivamente comunità partecipante nel digitale e utilizzeremo il prossimo meeting dal 21 al 28 giugno a Collerolletta”.
 

Il progetto in cui sono impegnati i giovani ternani punta ad abbattere il divario digitale tra cittadini e Pubblica Amministrazione ed è intitolato “UN MOUSE A PORTATA DI MANO”.

Sul divario digitale è intervenuta la ricercatrice sociale Cristina Greco che ha evidenziato le cause di tale fenomeno dovuto, oltre che alle differenze di risorse fisiche e culturali in generale, nello specifico degli immigrati per le difficoltà linguistiche e per gli anziani per la mancanza di esigenze e di consapevolezza. Cristina Greco ha sostenuto, tra l’altro, che “Il divario digitale ha molto a che fare con l’inclusione sociale e lo sviluppo costante e veloce delle nuove tecnologie necessita di competenze durevoli”.

Il responsabile della cittadinanza per l’Ital, Gabriele Di Mascio, ha portato l’esempio della recente decisione del Ministero dell’Interno di far inviare la domanda di cittadinanza italiana per via telematica, senza la possibilità dei patronati di ricevere un aiuto. “La negazione della convenzione ai Patronati che presterebbe il servizio gratuitamente - ha detto Di Mascio - ha messo in moto il meccanismo delle tariffe da parte dei liberi professionisti che chiedono dai 700 ai 1500 euro per una pratica di cittadinanza”.

L’Ital nazionale per bocca di Alberto Sera, Vicepresidente, ha preso l’impegno di diffondere in tutta Italia l’esperienza ternana di abbattimento del divario digitale. “Avvicinare il cittadino alla Pubblica Amministrazione è un impegno affidato dalla legge al patronato – ha dichiarato Sera – e intendiamo attivarla abbattendo l’idea di disintermediazione". Sera ha inoltre affermato che "Applicheremo quanto prima l'attività telematica al Welfare territoriale coniugando due imperativi rivolti ai Patronati dalla Legge di stabilità 2015”. (Terni, 11 giugno 2015)