Cittadinanza Prossima Ancona
CITTADINANZA PROSSIMA ANCONA
Nel corso della Conferenza d’Organizzazione della Uil Marche, svoltasi il 21 maggio u.s. ad Ancona, Alberto Sera, Vice Presidente ITAL UIL ha detto:
”Le Marche sono state la prima Regione ad approvare la presentazione in Parlamento di una proposta di Legge per la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati residenti in Italia da 5 anni.
Le Marche sono la Regione in cui gli immigrati sono presenti in tutti i settori produttivi di maggior rilievo del territorio come l’industria, le costruzioni, l’alberghiero, il commercio, i servizi alle imprese e l’agricoltura.
Le Marche sono la Regione dove l’Ital ha sperimentato attività di Servizio Civile molto all’avanguardia come “EDUCARE AL CIBO: IL DIRITTO ALLA DIFFERENZA” nella sede di Ascoli Piceno.
Se il Porto di Lampedusa è visto nell’immaginario collettivo come il Porto dei barconi, il Porto di Ancona è quel Porto dove arrivano le navi con i tir in cui si nascondono gli immigrati.
Le Marche sono la Regione che ha studiato come le persone “socialmente” svantaggiate si ammalano di più, muoiono di più e spesso hanno servizi e cure di minore qualità.
A questo va aggiunto che la condizione di “immigrato” in se stessa costituisce un fattore di rischio per la perdita della salute, tanto più nei Paesi ospiti in cui le politiche di “inclusione sociale” sono scadenti.
Una risorsa quella degli immigrati che il sindacato deve trattare con accortezza riprendendo ogni giorno con più forza la battaglia per la salute nei luoghi di lavoro, per una accoglienza sociale nelle nostre città, per la salvaguardia delle identità culturali ma soprattutto per dare piena cittadinanza a chi nasce in Italia, studia in Italia, gioca in Italia, vede la tv in Italia, usa la rete sociale di internet in Italia, mangia la pizza in Italia, beve la birra in Italia e quanto prima metterà a disposizione il suo talento per l’Italia.
Un appello oggi affinché il Parlamento approvi una nuova Legge di diritto di cittadinanza migliore di quella attuale.
Roma, 21 maggio 2013
UFFICIO STAMPA ITAL UIL