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Ital: a Verona per una lettura nuova dei problemi delle famiglie dei malati in coma

6/02/2013

COMUNICATO STAMPA


ITAL: A VERONA PER UNA LETTURA NUOVA DEI PROBLEMI DELLE FAMIGLIE DEI MALATI IN COMA

L’Ital e Gli Amici di Eleonora Onlus, unitamente alla Uil Fpl e alla Uil di Verona, hanno inaugurato oggi il “Punto Coma” di Verona, servizio di informazione su previdenza, assistenza e sanità per le famiglie dei malati in coma.
Sono intervenuti alla Conferenza di presentazione dell’iniziativa Giovanni Torluccio, Segretario Generale Uil Fpl, Lucia Perina, Segretario Generale Uil Verona, Claudio Lunghini, Segretario Onlus Gli Amici di Eleonora, Maura Tabacco, Ital Nazionale, Anna Leso, Assessore alle politiche sociali Comune di Verona, Renato Avesani, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale Negrar di Verona, Armando Masucci, Presidente Fpl Uil Medici, Rino Davoli, Presidente Associazione Il Sorriso di Beatrice, Gianni Falcone, Presidente Associazione Fase 3 e Alberto Sera, Vice Presidente Ital Uil.
Il dibattito ha evidenziato come non si è mai preparati ad affrontare fatti improvvisi come quelli del coma delle persone per cui l’associazionismo è l’elemento avvolgente che aiuta a risolvere i problemi inattesi delle famiglie attraverso azioni concrete di carattere amministrativo, logistico, informativo riguardanti i benefici economici, sociali e sanitari.
Una questione sociale, quella dei malati in stato vegetativo, che non potrebbe essere affrontata positivamente se il patronato e il sindacato, l’Ital e la Uil, non svolgessero un’azione sussidiaria alla Pubblica Amministrazione.
Gli interventi hanno sottolineato come il problema del malato in stato vegetativo sia essenzialmente sociale e sia di una gravità straordinaria a causa della durata nel tempo della situazione invalidante.
Occorre creare una uniformità di interventi trovando chiavi di lettura e azioni adeguate. Cercando di interpretare le novità che ci sono nel vivere comune. Per esempio è cambiata la famiglia, è necessaria quindi una lettura nuova per creare strutture nuove come “strutture di cronicità di aiuto alle famiglie”.
Il punto coma, che nasce a Verona, vuole essere il prototipo di quello che ci deve essere in ogni struttura ospedaliera che nel consegnare il paziente alle famiglie deve istruire sui loro diritti e sul loro percorso di assistenza alle persone dimesse dall’ospedale.

 

Roma, 6 febbraio 2013

UFFICIO STAMPA ITAL UIL