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Intervista | Con la formazione l'Ital č sempre in prima linea

Ottobre 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA | da Italinforma n. 10 | ottobre 2020 >>>

 

 

 

 

 

 

CON LA FORMAZIONE L'ITAL È SEMPRE IN PRIMA LINEA

Intervista al Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia

 

 

 

 

 

 

È stato un mese di ottobre, quello appena trascorso, caratterizzato da una preoccupante crescita dei numeri della pandemia. La cosiddetta “curva” sta crescendo sino ai limiti di guardia e perciò sono state assunte ulteriori decisioni e restrizioni per contenere la diffusione del virus. Nel rispetto assoluto della sicurezza e della salute, l’attività dell’Ital è proseguita anche in questo mese e proseguirà nel futuro, per assicurare le necessarie tutele a tutti coloro che si rivolgono agli uffici del Patronato.
Nella consueta intervista con il Direttore generale, Maria Candida Imburgia, vediamo quali sono stati i passaggi e i momenti più significativi di questo percorso.

 

 

Direttore, cominciamo da una buona notizia: in un momento così difficile ne abbiamo bisogno! Mi riferisco al Progetto Form@2. Ci puoi illustrare cosa è accaduto?


Certamente, con molto piacere. Il progetto Form@2, presentato insieme agli altri Patronati del Cepa, è entrato nella graduatoria dei progetti finanziati nell’ambito del bando FAMI – acronimo del Fondo Asilo Migrazione Integrazione – 2018-2020. L’obiettivo che ci prefiggiamo è aiutare i cittadini stranieri che hanno chiesto il ricongiungimento familiare a integrarsi più facilmente nel nostro tessuto sociale. Questo risultato è anche il frutto del proficuo lavoro svolto con il precedente progetto Form@, che fu l’unico aggiudicatario del bando FAMI del 2016.


Anche in questo caso, c’è una chiara finalità assistenziale e, alla base, un percorso formativo di supporto...


Esatto. Noi puntiamo a una formazione civica e linguistica di soggetti stranieri non comunitari, prima della loro partenza verso l’Italia, che hanno richiesto il ricongiungimento con i familiari già presenti sul nostro territorio. Il progetto durerà due anni e, per quel che riguarda l’Ital, grazie alle convenzioni in essere con le Associazioni UIM locali, sarà realizzato direttamente nelle sedi operative in Egitto e in Tunisia. Gli altri Patronati opereranno anche in Albania, Marocco e Senegal. Si tratta di un’iniziativa dal grande valore umanitario che consentirà al nostro Istituto di consolidare la presenza in quelle realtà, al servizio delle persone bisognose della nostra assistenza.


Formazione sempre in primo piano anche nei rapporti con le categorie della Uil. Di recente, c’è stato un incontro su una questione molto specifica che ha riguardato la Uil Scuola. Vogliamo fare un cenno all’argomento?


Nella nostra azione di assistenza e tutela, acquista sempre più valore il rapporto sinergico con le categorie della Uil. Nel rispetto reciproco dell’autonomia e dei rispettivi differenti ruoli, i momenti di confronto sono decisamente fondamentali, anche su questioni che possono apparire molto specifiche e che, comunque, attengono alla soluzione di problematiche di lavoratrici e lavoratori, pensionati e pensionate. Ebbene, la Uil scuola ha avuto occasione di rilevare una serie di errori relativi agli assegni di quiescenza di chi è andato in pensione dallo scorso mese di settembre. La categoria ha dunque proposto all’Ital di organizzare in sinergia un incontro formativo/informativo, rivolto agli esperti territoriali, coinvolgendo naturalmente anche gli operatori dell’Ital interessati. È stato un importante momento di approfondimento di aspetti, indicazioni ed elementi utili ad affrontare il problema e a trovare adeguate soluzioni.


Insomma, nonostante il peggioramento dei dati relativi alla pandemia, l’attività di assistenza e tutela dell’Ital non conosce tregua...


La salute e la vita sono valori prioritari e imprescindibili. Nel rispetto di questi principi e di tutte le norme di legge, a tutela degli operatori e dei cittadini assistiti, l’attività dell’Ital non si è mai fermata e non si ferma. Da remoto o in presenza, bisogna comunque dare risposte alle esigenze e alle aspettative di tanta gente che, proprio in questa fase, ha maggiormente bisogno di essere seguita, accompagnata, aiutata. Le novità sono tante. Basti pensare, solo a titolo esemplificativo, alla presentazione delle domande per il reddito di cittadinanza o a quelle per il cosiddetto “incremento al milione” sulle pensioni di inabilità, questioni sulle quali, proprio nel mese di ottobre, abbiamo dato ai nostri responsabili territoriali alcune indicazioni e specifiche operative. Andiamo avanti, dunque, nella speranza che, al più presto, questo incubo abbia fine e si possa ritornare alla normalità tanto attesa e desiderata.