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Pisa: Cittadinanza, da concessione a compartecipazione

18/03/2013

COMUNICATO STAMPA
PISA: CITTADINANZA, DA CONCESSIONE A COMPARTECIPAZIONE


“La contentezza dello straniero che giura sulla Costituzione Italiana è un evento per tutti noi” così Renzo Rossi, Segretario Generale della UIL di Pisa ha iniziato il Convegno tenutosi presso la elegante Sala del Consiglio Provinciale sabato 16 marzo sul tema della “CITTADINANZA PROSSIMA”.
Alberto Sera, Vice Presidente ITAL, ha posto l’accento sul percorso di stabilità del fenomeno immigratorio che passa da città, a cittadino, a cittadinanza.
Città perche è li che avviene l’integrazione. Cittadino perché è dal rapporto con la Pubblica Amministrazione che inizia il processo riformatore, applicando le leggi che già ci sono. Cittadinanza, che deve essere nuova e più accessibile.
Tre assessori hanno poi approfondito le tematiche.
Maria Paola Ciccone alle Politiche Giovanili del Comune di Pisa ha lodato il terzo settore che ha rappresentato un punto di forza nella gestione dei servizi per gli immigrati. Silvia Pagnin alla Cultura della Provincia di Pisa ha narrato l’esperienza con i quasi diciottenni in iniziative sulla cittadinanza in cui emerge che si sentono “ne carne, ne pesce ma uovo” e cioè combattuti tra identità e radici, c’è il loro essere una risorsa che deve esprimersi. Anna Romei al Welfare della Provincia di Pisa ha sottolineato la voglia di partecipazione che c’è da parte degli stranieri e che proprio con la “cittadinanza di prossimità” si apre una riflessione profonda in cui “disturbare il presente con azioni che mordono per capovolgere situazioni che sembrano stagnanti”.
Il rappresentante dell’Istituzione del Centro Nord - Sud della Provincia di Pisa ha presentato una serie di dati tra cui importanti sono l’incremento dell’occupazione straniera pur in presenza della crisi e il primato degli iscritti UIL tra gli stranieri.
Significative le testimonianze di due membri della Consulta Provinciale Stranieri di Pisa.
Talbi Said “chi ci rimette di più nel non riconoscere la cittadinanza agli stranieri è l’Italia; abbiamo bruciato un’intera generazione, la prima che è venuta qui in Italia”.
Natalia Belova “cambiare la cittadinanza è importante per chi vive da tanti anni qui ed è essenziale per chi nasce qui, la cittadinanza è un modo di vita”.
Gabriele Di Mascio della UIM Nazionale ha fatto emergere, comparando la nostra legislazione sulla cittadinanza con quella di Inghilterra, Spagna, Francia, Germania, come l’Italia sia fanalino di coda sullo ius soli, sullo ius soli temperato, sullo ius soli differito e solo sulla cittadinanza per matrimonio sia più avanti degli altri”.
La coordinatrice regionale dell’Ital Toscana, Ester Ciccarelli ha descritto le sedi del Patronato come “i presidi di democrazia sul territorio da cui è pressante la richiesta dei diritti di imparzialità, uguaglianza, partecipazione”. Occorre perciò passare – secondo la Ciccarelli – con la cittadinanza “da una concessione ad una compartecipazione”.
L’Avv. Carlo Lombardi, esperto di diritto dell’immigrazione ha riassunto le proposte di una nuova legge con uno ius soli moderato, una naturalizzazione più breve ed uno ius culturae.
Renzo Rossi, nel chiudere i lavori del Convegno ricco di spessore e di esperienze ha auspicato una nuova legge di cittadinanza che guardi l’Europa e costituisca essa stessa l’Europa dei Popoli.
 

Roma, 18 marzo 2013
UFFICIO STAMPA ITAL UIL