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Intervista | "La formazione č il motore della nostra attivitā"

Novembre 2022

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA

 

 

 

"LA FORMAZIONE E' IL MOTORE DELLA NOSTRA ATTIVITA'"

 

Intervista al Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia

 

 

 

 

Nel mese di dicembre e nelle settimane iniziali del 2023 si svolgono alcune importanti iniziative formative. Tutto è stato predisposto e preparato, con cura, già a partire dal mese di novembre. Come sempre, l’Ital punta alla qualità del servizio a beneficio delle persone che si rivolgono ai suoi uffici, sia sul territorio nazionale sia all’estero. Proprio in quest’ottica, una particolare attenzione viene rivolta al servizio civile. Ne parliamo, come di consueto, con il Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia.

 

 

Per lo svolgimento dei progetti di Servizio civile, l’Ital ha organizzato alcuni interessanti corsi di formazione per i volontari che saranno impegnati in questa attività. Di cosa si tratta?


Vorrei intanto partire proprio dalla particolare denominazione dei due progetti incentrati sul superamento del cosiddetto “divario digitale”: il primo si chiama “Pillole di Cultura Digitale” e il secondo “Solidarietà digitale”. Abbiamo compendiato, così, in due titoli, il senso di queste nostre iniziative. I destinatari della formazione sono i giovani che, presso le sedi dell’Ital, sono chiamati a prestare aiuto a particolari categorie di persone. A questi volontari si intende fornire la preparazione necessaria a soccorrere quella parte della popolazione che più di altri patisce una condizione di analfabetismo digitale.

 

 

Ti riferisci in particolare agli anziani?


Certamente. Oltre ai problemi legati all’età, capita spesso che gli anziani subiscano anche le conseguenze di un isolamento sociale acuito, in questi anni, dalla rivoluzione tecnologica e, come se non bastasse, più di recente, anche dal fenomeno straordinario della pandemia. La fragilità degli anziani è emersa in tutta la sua evidenza proprio nell’affrontare i cambiamenti tecnologici. A queste carenze può sopperire l’aiuto di giovani che, notoriamente, sono nativi digitali e che possono mettere a disposizione le loro competenze e la loro generosità. Per la perfetta riuscita del progetto, poi, abbiamo scelto un partner: si tratta della Uil pensionati, con cui, per ovvi motivi, su questo terreno, si è instaurata una naturale sinergia, in linea, peraltro, con la collaborazione che si è determinata, su altri fronti, con molte categorie della Uil.

 

 

Come sono strutturati i corsi?


Ai 40 volontari saranno erogate complessivamente 42 ore di formazione obbligatoria, in modalità mista, in presenza e on line, nei mesi di dicembre e gennaio. Ci saranno degli approfondimenti, tra l’altro, sulla normativa vigente e sulla carta di impegno etico, sulla comunicazione interpersonale e la gestione dei conflitti, sul passaggio dall’obiezione di coscienza al servizio civile universale e, soprattutto sul concetto di solidarietà e sull’esperienza dei volontari nell’attuazione dei progetti Ital. Siamo profondamente convinti che una risposta forte ed efficace per ridurre i divari e i disagi che gravano su alcune categorie di persone sia quella di attivare la rete della solidarietà. Ed è esattamente ciò che abbiamo voluto sottolineare utilizzando questa parola nel titolo di uno dei progetti, assumendoci la responsabilità e l’impegno di dare corpo a un valore su cui riteniamo debba essere fondata la nostra società.

 

 

Un’ultima domanda su un tema diverso, ma sempre nell’ottica dell’impegno formativo. Di recente, l’Inps ha predisposto una nuova applicazione per la simulazione di differenti scenari pensionistici. Come si è attrezzata l’Ital per far fronte a questa novità?


Negli ultimi anni, la consulenza specialistica ha assunto sempre più un ruolo fondamentale nello svolgimento della nostra attività di tutela e assistenza, anche a fronte della maggiore complessità del quadro normativo di riferimento e delle diverse opportunità di pensionamento. Questa applicazione dà risposte alle nuove esigenze e, a maggior ragione, è fondamentale un’adeguata preparazione per offrire un servizio di qualità ai nostri assistiti. Ecco perché, anche in questo caso, abbiamo organizzato un percorso formativo per spiegare operativamente il funzionamento di questa nuova applicazione. La formazione è il motore della nostra attività e la continuità progettuale che ne caratterizza l’attuazione in tutti i settori in cui operiamo è la migliore garanzia dell’efficienza e dell’efficacia del nostro servizio, a favore delle persone che a noi si rivolgono fiduciose di ottenere tutela e assistenza caratterizzate da premura, umanità e professionalità.