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Intervista | Nel segno della continuitą, varato il piano formativo 2022

Gennaio 2022

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA | da Italinforma n. 1 | gennaio 2022 >>>

 

 

 

 

 

 

NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ, VARATO IL PIANO FORMATIVO 2022

 

Intervista al Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia

 

 

 

È cominciato un nuovo anno, ancora caratterizzato, purtroppo, dalla persistenza della pandemia, ma con la speranza che gli effetti benefici della massiccia campagna vaccinale possano determinare un’inversione di rotta e un deciso cambio di passo in tempi brevi. Intanto, l’attività dell’Ital prosegue incessante e sempre sotto il segno della formazione. Tant’è che, nel mese di gennaio, alcune iniziative sono già state realizzate, mentre la programmazione per l’intero 2022 dovrebbe ricalcare sostanzialmente quella già sperimentata lo scorso anno. Ne parliamo, nella consueta intervista di apertura di Italinforma, con il Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia.

 

Direttore, è iniziato il 2022 e, senza soluzione di continuità con l’anno appena trascorso, è già entrata nel vivo l’attività formativa dell’Ital, a partire da quella svolta d’intesa con le categorie della Uil. Ancora una volta, è la Uil Pensionati a rendere operativa questa sinergia. Come è stato strutturato il corso in questione?


Intanto, proprio per una rigorosa attuazione della normativa anti Covid, il corso si è svolto nella consueta modalità Skype. La giornata di formazione, alla quale ha partecipato il Segretario generale della Uilp, Carmelo Barbagallo, è stata strutturata su due sessioni. La prima ha riguardato la perequazione e il rinnovo delle pensioni per il 2022, mentre la seconda è stata dedicata alle novità contenute in legge di bilancio nei capitoli relativi alla previdenza. Principali fruitori del corso sono stati i quadri e i dirigenti della Uilp, nella consapevolezza che il territorio è il primo presidio al quale si rivolgono le persone che vogliono avere informazioni sulle proprie pensioni. L’obiettivo, come sempre, è quello di coniugare il ruolo di rappresentanza degli interessi dei pensionati con la valorizzazione delle competenze dell’Ital, affinché l’assistenza alla nostra popolazione anziana possa essere la più efficace e concreta possibile.

 

Il percorso formativo messo a punto dovrebbe svolgersi con le stesse modalità adottate lo scorso anno: il Programma formativo Ital 2022, inviato alle strutture territoriali, conferma quella impostazione?


I risultati conseguiti con la campagna vaccinale ci inducono a ritenere che la drammatica vicenda del Covid possa essere gestita e governata più agevolmente che nell’anno trascorso. Tuttavia, la pandemia persiste ed ecco perché occorre attenersi sempre scupolosamente alle indicazioni delle autorità sanitarie e del Governo, affinché non siano compromessi i risultati conseguiti. Al momento, dunque, in ossequio a tali prescrizioni, le modalità dell’attività dell’Ital e soprattutto la metodologia di erogazione della formazione non subiranno rilevanti cambiamenti rispetto al 2021. Ed è quello che abbiamo confermato nel nuovo Programma formativo, appena varato. È evidente che, a fronte di miglioramenti della situazione, potranno sopraggiungere auspicate modifiche nell’organizzazione del lavoro che, comunque, continua rigorosamente ad essere adeguata alle normative in materia di salute e sicurezza negli ambiti lavorativi.

 

Nell’attività formativa, dunque, continuerà a prevalere il concetto di “distanza”?


Va detto che lì dove è stato già sperimentato il ritorno alla “presenza”, sia nel servizio diretto ai cittadini, sia in qualche limitato ambito della formazione, sarà possibile proseguirà su questa linea, proprio grazie alla precisa e inappuntabile applicazione dei protocolli di sicurezza. Ma la fruizione della formazione avverrà ancora, in prevalenza, attraverso l’utilizzo della modalità della Skype conference, ben conosciuta ed ampiamente utilizzata da tutti gli operatori Ital ancor prima che la pandemia costringesse a estenderne l’uso per motivi di necessità.

 

In questo contesto, anche il criterio di riferimento resta quello della Formazione continua: è così?


Non potrebbe essere diversamente, perché le novità normative si susseguono a ritmi incessanti e perché le richieste di assistenza e tutela riguardano ambiti sempre più estesi e differenziati. Viene confermato, dunque, il modello duale. Da un lato, saranno strutturati i corsi di formazione che potremmo definire “tradizionali”, con l’obiettivo di trasferire conoscenze e competenze di base agli operatori di Patronato. Dall’altro, ci saranno i corsi di formazione specifica che serviranno a offrire, a chi ne fruirà, quegli strumenti necessari all’approfondimento delle varie tematiche, in base alle particolari esigenze del momento. L’unità del progetto è assicurata dalla volontà di confermare la centralità della formazione per l’Ital, a tutti i livelli, sia in Italia sia all’estero, perché questo approccio, come abbiamo ampiamente verificato, garantisce l’efficacia del servizio a tutte le persone che si rivolgono ai nostri uffici: ecco perché la formazione resta per noi, anche nel 2022, un impegno strategico e irrinunciabile.