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Intervista | Emergenza coronavirus e attivitą dei patronati

Febbraio 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA | da Italinforma n. 2 - febbraio 2020

 

 

 

 

 

 

 

EMERGENZA CORONAVIRUS E ATTIVITÀ DEI PATRONATI

 

Intervista al Direttore generale Ital, Maria Candida Imburgia

 

 

 

 

Le cronache degli ultimi giorni del mese di febbraio sono state monopolizzate dalla ben nota vicenda del Coronavirus. Nel tentativo di limitare il contagio, sono state poste in essere una serie di misure che hanno fortemente limitato lo svolgimento di tutte le attività sociali. Inevitabili le ricadute anche sul mondo del lavoro e, quindi, sui Patronati. Pur mantenendo viva e attiva le funzioni di tutela e assistenza, pochi sono stati gli appuntamenti pubblici che hanno richiesto la presenza dei rappresentanti dell’Ital. Ne parliamo, nella consueta intervista mensile, con il Direttore generale, Maria Candida Imburgia.

 

Direttore, come si è attrezzata l’Ital per affrontare questa emergenza?

 

Noi ci atteniamo scrupolosamente alle indicazioni contenute in una circolare del Ministero del lavoro, relativa all’emergenza sanitaria per Covid-19, che fa specifico riferimento all’attività degli Istituti di patronato e di assistenza sociale. È fondamentale, in queste occasioni così particolari, osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni del Governo e delle Autorità sanitarie. Ecco perché, continuiamo a svolgere il nostro compito, con la stessa professionalità e dedizione di sempre, nel rispetto rigoroso delle norme e delle regole definite per i soggetti esercenti attività di pubblica utilità, e rinviando le iniziative pubbliche. Peraltro, stiamo intensificando il ricorso alle Skype conferenze, come strumento utile a proseguire la nostra attività formativa e il confronto tra la sede centrale e il territorio.

 

Tra quelle svolte in precedenza all’esplosione dell’emergenza sanitaria, c’è stata un’iniziativa realizzata a Verona rivolta al Consiglio territoriale, alle delegate e ai delegati di quella provincia. Come è andata?

 

È stato uno di quegli incontri che la Uil organizza in sinergia con l’Ital e che ci danno l’opportunità di sottolineare l’importanza del Patronato nel garantire un’azione qualificata di assistenza e tutela nei confronti dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani. Tutto questo è possibile anche grazie al progetto formativo, messo in campo dal nostro Istituto, sempre più dettagliato e strategico e che, proprio per questo motivo, consente di offrire al cittadino un servizio efficiente e di qualità.

 

L’altro appuntamento importante del mese di febbraio è stato quello del Corso di formazione Inail a livello avanzato per gli operatori del Lazio, organizzato dall’Ital nazionale. Di cosa si è trattato?

 

È stato uno degli step operativi del Programma formativo lanciato all’inizio di questo anno ed entrato ormai nel vivo dell’attività. Sono momenti fondamentali non solo di approfondimento su argomenti specifici, ma anche di confronto e di socializzazione delle esperienze, che consentono ai nostri operatori di dare il meglio di se stessi, dal punto di vista professionale e umano, nel loro lavoro. Gli argomenti trattati in questo appuntamento hanno riguardato tematiche di grande spessore tecnico: dalle statistiche degli interventi INAIL all’opposizione amministrativa e al ricorso giudiziario, dai termini prescrizionali per la revisione e l’aggravamento del danno biologico all’accomodamento ragionevole. Una formazione di qualità, dunque che potremmo definire doverosa e responsabile e che rende l’Ital un Patronato affidabile per il suo servizio di assistenza e tutela sempre più efficace e concreto.