UIM UIL

AREA RISERVATA


Hai dimenticato la password?
ItalInforma
LIM
terzomillennio.uil.it

Nasce il Punto Coma a Perugia

16/09/2013

COMUNICATO STAMPA


NASCE IL PUNTO COMA A PERUGIA

A Perugia nella bella Sala del Consiglio Provinciale il 16 settembre viene presentato il Punto Coma del capoluogo Umbro. Ed è il Segretario Generale della Uil Regionale, Claudio Bendini a fare i saluti iniziali, a dare avvio al dibattito, a presentare il contesto di riferimento in cui si cala l’iniziativa. Bendini afferma come “i Punti Coma siano un’ulteriore passo nella conferma di quella alleanza terapeutica tra paziente, medico e famiglia che va oltre il problema dei costi della sanità e mette al centro della propria azione la qualità e la quantità delle prestazioni che non possono diminuire ma che vanno coniugate con efficienza ed efficacia al tempo stesso”.
Importante nel sistema di alleanza solidale è il rapporto con la Onlus Amici di Eleonora il cui Segretario Generale, Claudio Lunghini, ha tratteggiato il servizio del Punto Coma “che ha come obiettivo quello di assistere in tutto e per tutto le famiglie dei malati in stato vegetativo. Le famiglie vanno responsabilizzate nel percorso di cura e assistenza, vanno collegate con le strutture di eccellenza come quelle di Foligno e di Trevi, vanno alleviate dal dolore psicologico e vanno difese dalla trappole economiche.
È un lavoro importante di sostegno perché tutti sono impegnati di fronte a queste situazioni, a questa nuova vita”.
Piena di chiarezza, semplicità e passione poi c’è stata una vera e propria lezione di Mauro Zampolini, Direttore di Neurologia e Riabilitazione dell’Ospedale di Foligno.
“Il malato in stato vegetativo ha occhi aperti ma non comunica con il mondo esterno. Si dice anche coma (non risponde) vigile (ha occhi aperti). La riabilitazione ha l’obiettivo di portare il malato a comunicare con il mondo esterno (alcuni tornano a lavorare). Le situazioni di malati in stato vegetativo sono in aumento perché si salvano più persone ma aumentano le disabilità”.
Nel suo sintetico ed efficace intervento Zampolini con l’umiltà delle persone importanti, ha affrontato i temi dell’informazione, della sinergia, dell’abbandono, della rete di intervento, della teleassistenza.
Le considerazioni di Maurizio Soru, coordinatore regionale dell’Ital Umbra, si sono incentrate sul fatto che “lavorare sul territorio e stare in contatto con le famiglie mette in evidenza il disagio dei cittadini. C’è una difficoltà di trovare una struttualità nel rapporto tra cittadini e servizi sociali. Interessarsi di malati in stato vegetativo è un aspetto che ci qualifica, che rimette a posto le cose, che ridà anche al Patronato la possibilità di dare risposte forti. Il Patronato con prestazioni di carattere assistenziali ma anche previdenziali, anche in questi casi entra nel merito della singola situazione, ogni situazione è diversa anche negli aspetti previdenziali”.
Soru ha anche proposto “maggiorazioni sulle pensioni d’inabilità”.
Alberto Sera, Vice Presidente dell’Ital, nel suo intervento conclusivo ha citato un libro recentemente uscito dal titolo “La Mangiatoia” (perché la Sanità è diventata il più grande affare d’Italia) affermando che oggi abbiamo delineato il compendio degli ostacoli che incontra chi ha la sfortuna di avere un parente in stato vegetativo: sofferenze, debiti, cause, interlocutori spesso poco disponibili o peggio insolenti”.
Ha poi auspicato che abbia temine la politica dei tagli alla Sanità. Spesso si son fatti tagli senza nemmeno porsi il problema di cosa serve e cosa no. In questi giorni si fa un parallelo, forse un po’ azzardato ma concreto, tra l’Islanda e la Grecia. Due Paesi in grave crisi economica da cui esce prima l’Islanda perché non ha intaccato il sistema sanitario. Nel New York Times si è scritto che investire 1 dollaro in sanità ne porta 3 in crescita economica.
Anche da noi per puntare alla crescita bisogna cominciare a reinvestire in sanità, con oculatezza ma con decisione. E con lungimiranza. Come il Punto Coma”.

Roma 16 settembre 2013


UFFICIO STAMPA ITAL UIL