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Cittadinanza: un corso Ital per il rispetto della legge

14/03/2013

COMUNICATO STAMPA

CITTADINANZA: UN CORSO ITAL PER IL RISPETTO DELLA LEGGE

Si è svolto il 12 marzo all’Hotel Palatino di Roma il corso di formazione sulle pratiche di cittadinanza italiana per i cittadini immigrati.
Si è posta l’attenzione sui tempi, sulle procedure, sui requisiti che un servizio credibile presuppone nel rapporto di dignità con i richiedenti cittadinanza.
Questo primo blocco di problematiche viene risolto con l’applicazione pignola delle norme che rende più proficuo il rapporto tra immigrato e patronato.
C’è poi una seconda serie di passaggi che complica il tragitto dalla prefettura al comune di residenza attraverso anche l’utilizzo dei moderni sistemi di consultazione e di verifica dello stato della pratica.
Una terza fase esaminata durante il corso di formazione è stata quella riferita alla giurisdizione competente che si diversifica sul tribunale ordinario o sul tribunale amministrativo regionale.
Sono state ovviamente esaminate sentenze giudiziarie significative che hanno permesso di sviluppare ragionamenti su casi concreti. Tra i ragionamenti affrontati c’è stato anche quello della necessità di una nuova legge sul diritto di cittadinanza di cui si è ribadita la proposta di un diritto legato contestualmente alla nascita, ad una presenza sul territorio inferiore a quella attualmente richiesta e ad un corso di studi italiani di cinque anni.
Insomma uno uis soli più cinque anni; cinque anni di scuola e/o di residenza
Gli interventi dei partecipanti al corso hanno poi indirizzato la priorità dell’azione , anche in considerazione di una situazione parlamentare per niente stabile a pochi giorni dall’effettuazione delle elezioni, verso un’azione politica e giudiziaria per il rispetto dei termini fissati dalla legge da vent’anni in vigore.
Rispettare ciò che c’è scritto nelle leggi da parte della Pubblica Amministrazione è già una Prima Riforma che può tra l’altro farci capire veramente cosa va migliorato.
Applicare puntualmente le leggi impedisce di correre dietro a nuove leggi e di dimenticare i diritti da tutelare. Vale per tutte le leggi.
Vale ancora di più per la legge di cittadinanza, che pur essendo del 1992 va comunque difesa a spada tratta nelle more di una nuova legge di cui comunque tutti concordano sulla indispensabilità.
L’Ital e la Uil accentueranno l’azione legale e politica per far si che i tempi previsti, per l’ottenimento della cittadinanza, nella legge 91 del 1992 vengano rispettati.


Roma, 14 marzo 2013
UFFICIO STAMPA ITAL UIL