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Intervista | La formazione, un pilastro del nostro impegno sociale

Settembre - ottobre 2022

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA | Italinforma n. 9/10 | settembre - ottobre 2022 >>> leggi 

 

 

 

 

LA FORMAZIONE, UN PILASTRO DEL NOSTRO IMPEGNO SOCIALE 

 

Intervista al Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia

 

 


 

Prosegue incessante l’attività formativa dell’Ital anche su questioni specifiche e specialistiche, sia in presenza sia da remoto. Ne parliamo, come di consueto, con il Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia.

 

Direttrice, all’inizio del mese di ottobre si è svolta una delle tante skype conference formative rivolte ai coordinatori regionali dei servizi di Patronato. Di cosa si è parlato in questa circostanza?


Abbiamo proseguito l’approfondimento e l’aggiornamento tecnico di alcune novità previdenziali e assistenziali. È stata l’ennesima occasione positiva per un confronto, a tutto tondo, su molte tematiche e questioni, oggetto dell’attività dell’Ital, che hanno coinvolto, dunque, più aree e più ambiti di interesse.

 

Vogliamo citarne alcuni di questi temi?


Innanzitutto, abbiamo fatto un cenno al quadro normativo complessivo in materia, a partire dal riepilogo delle disposizioni di legge relative agli ultimi “bonus” a favore di quelle categorie di soggetti che avevano già beneficiato della cosiddetta “indennità 200 euro” prevista dal decreto aiuti. Si è fatto riferimento anche a una nuova indennità, più specifica, riguardante i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale nel settore privato. Questo a dimostrazione del fatto che gli operatori Ital ricevono una preparazione molto dettagliata e approfondita, in grado di consentire una tutela molto estesa a vantaggio di una vastissima platea di persone che continuano, fiduciosi, a rivolgersi ai nostri uffici.

 

Quali altri argomenti sono stati affrontati?


Sono stati fatti, tra l’altro, alcuni approfondimenti su questioni relative alla salute e alla sicurezza, con aggiornamenti tecnico/operativi in merito alla stipula del Protocollo tra Inail e Patronati. Abbiamo parlato, inoltre, di immigrazione, con una verifica del funzionamento del nuovo Portale del Ministeri degli interni. Ci sono state, infine, alcune comunicazioni relative ai corsi di formazione obbligatoria dei volontari dei progetti di servizio civile presso la sede centrale dell’Ital.

 

A ottobre è stata convocata anche la Consulta dei medici. Qual è stato l’oggetto della riunione?


Ci si è confrontati su alcune tematiche riguardanti la corretta applicazione della normativa che regola il riconoscimento degli infortuni da Covid e, più in generale, i mancati riconoscimenti delle malattie professionali da parte dell’Inail. Inoltre, si è dato conto, sempre dal punto di vista tecnico, dello stato di avanzamento del tavolo relativo all’aggiornamento del Protocollo Inail-Patronati. Sono argomenti che rivestono una particolare importanza per l’attività di consulenza medico legale. L’Ital ha espresso la volontà di rendere periodico il confronto non solo con gli operatori dell’Istituto, ma anche con i consulenti medici convenzionati. C’è un assoluto bisogno, infatti, di competenze e professionalità del più alto livello possibile per garantire il massimo grado di efficienza nella tutela e nell’assistenza delle persone. Questa Consulta, così come quella dei legali, insieme al solido e strutturato progetto formativo, che connota tutta l’attività dell’Ital, costituiscono i pilastri su cui si fonda il nostro impegno di Segretariato sociale al servizio delle persone nella società del Terzo Millennio.