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"Che il 2021 sia l'anno della ripresa, in salute e sicurezza per tutti"

Dicembre 2020

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA | da Italinforma n. 12 dicembre 2020 >>>

 

 

 

 

 

"CHE IL 2021 SIA L'ANNO DELLA RIPRESA, IN SALUTE E SICUREZZA PER TUTTI"

 

Intervista al Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia

 

 

 

 

 

Si è chiuso un anno che passerà alla storia come quello dominato dalla pandemia. Ci lasciamo alle spalle un 2020 segnato da tragedie umane, da disgrazie economiche e da drammi sociali. Uno scenario da evento bellico, causato da un nemico subdolo e invisibile: il Covid. In questo contesto, tutti hanno dato il proprio contributo per reagire a una crisi devastante dalle dimensioni globali. Nel proprio ambito, ovviamente, l’Ital ha fatto la sua parte, continuando a garantire assistenza e tutela a chiunque lo abbia richiesto. E adesso, cosa accadrà nel 2021?
Ne parliamo, come di consueto, con il Direttore generale, Maria Candida Imburgia.

 

Direttore, il nuovo anno riaccenderà la speranza?


La speranza di una ripresa vera non è mai venuta meno. Anche nelle ore più buie, tutti hanno cercato di dare continuità al proprio impegno, ciascuno nell’ambito lavorativo di competenza, per garantire una prospettiva al Paese. Va rimarcato, poi, un fatto davvero importante: il 2020 si è chiuso con una splendida notizia, abbiamo finalmente il vaccino. È stato messo a punto un piano per la sua capillare distribuzione e, a quanto sostengono gli esperti, entro la fine del 2021 tutti dovrebbero essere vaccinati. È possibile, dunque, che si determini un cambiamento positivo, ma ci vuole ancora tempo. Dobbiamo essere consapevoli che, anche nei prossimi mesi, il livello di guardia deve essere altissimo e che occorre rispettare, alla lettera e con il massimo scrupolo, tutte le norme anti Covid e i provvedimenti per la sicurezza dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati.

 

Questo vuol dire che, almeno nel primo scorcio del 2021, anche le modalità di lavoro del nostro Patronato non subiranno variazioni di carattere organizzativo?


Ne abbiamo già parlato più volte da queste stesse pagine: ovunque, gli uffici dell’Ital sono riusciti a organizzarsi molto bene e ad affrontare una tale situazione di emergenza con grande efficienza. Proseguiremo lungo questa strada, sicuramente, nel corso dei primi mesi del nuovo anno. Non ci è dato sapere, oggi, per quanto tempo ancora saremo costretti a evitare o a ridurre al minimo l’attività in presenza, ma certamente continueremo ad esercitare la nostra funzione, anche in queste disagiate condizioni, con la stessa determinazione ed efficacia di sempre.

 

I risultati dell’attività sono stati comunque positivi?


I buoni risultati conseguiti nel 2020 sono la migliore testimonianza della capacità che ha avuto l’Ital nel rispondere alle richieste degli assistiti, dando prevalenza alla modalità di lavoro on line o telefonica e sempre attenendosi scrupolosamente alle norme di legge. Voglio cogliere, dunque, l’occasione di quest’ultima intervista dell’anno per ringraziare pubblicamente tutte le operatrici e tutti gli operatori che hanno lavorato, in Italia e all’estero, con la consueta professionalità e con un sovrappiù di disponibilità, proprio per garantire assistenza e tutela ai cittadini e per dare continuità alla funzione di Segretariato sociale dell’Ital.

 

Qual è il tuo augurio per il nuovo anno?


Il miglior auspicio credo sia quello del ritorno alla normalità, in una condizione di salute e sicurezza per tutti. Mi auguro, poi, che continui la crescita e il radicamento dell’Ital sul territorio. Anche nel nuovo anno, dunque, daremo slancio al piano formativo su cui si fonda la nostra attività. La formazione è un dovere, ma è anche la nostra forza, è quel valore aggiunto che ci ha consentito di crescere e di far sì che il nostro lavoro fosse apprezzato. Senza formazione non c’è futuro. Ecco perché non possiamo prescindere da questo fondamentale progetto, grazie al quale noi ci siamo e ci saremo, per aiutare le persone a esercitare i loro diritti sociali e di cittadinanza. È con questo spirito costruttivo e di speranza che auguro buon 2021 a tutti.