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La formazione sempre al centro dell'azione dell'Ital

Dicembre 2021

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA | 

 

 

 

 

 

 

LA FORMAZIONE SEMPRE AL CENTRO DELL'AZIONE DELL'ITAL

 

Intervista al Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia

 

 

 

 

Volge al termine il 2021 e ci lascia tutto il carico dei problemi scatenati da una pandemia che persiste nelle sue continue ondate.
Grazie ad un’efficacissima campagna vaccinale, la situazione è sotto controllo, ma le varianti del virus tengono sotto pressione l’intero sistema e il Governo ha ritenuto necessario adottare alcuni provvedimenti per evitare ingestibili recrudescenze.
In questo contesto di emergenza, che dura ormai da quasi due anni, l’attività dell’Ital non si è fermata. Nel rigoroso rispetto della normativa anti Covid, l’azione del Patronato non è mai venuta meno e, a suo sostegno, è stato intensificato il percorso formativo che si è concluso proprio nei trascorsi giorni del mese di dicembre. Due gli ultimi appuntamenti, su questioni molto differenti tra loro, anche a dimostrazione della varietà dei temi affrontati e della capacità di approfondire tutti gli aspetti che possono interessare e coinvolgere le persone bisognose di tutele e assistenza. Ne parliamo, come di consueto, con il Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia.

 

Direttore, uno degli ultimi incontri dell’anno ha coinvolto la Consulta dei medici dell’Ital. All’ordine del giorno, una questione di stringente attualità: gli infortuni da Covid 19 e il riconoscimento e la valutazione dei postumi da parte dell’Inail. Di cosa si è parlato?


Dai dati forniti dall’Inail, emerge un netto calo delle denunce di infortuni da Covid nel 2021 rispetto al 2020. Hanno sicuramente inciso, positivamente, sia l’entrata a regime dei Protocolli per il contrasto alla diffusione del Covid nei luoghi di lavoro sia la campagna vaccinale sia una complessiva maggiore attenzione al rispetto delle norme di prevenzione. Tuttavia, esiste una problematica relativa al riconoscimento del nesso causale lavorativo, soprattutto nei comparti diversi da quello sanitario, e ai postumi a carico dei lavoratori colpiti dal Covid. Per affrontare queste tematiche, le competenze e l’esperienza professionale dei medici della Consulta Ital sono di fondamentale aiuto.

 

E per gli operatori è decisamente importante avere consapevolezza di questa situazione...


Esatto. Nel corso della riunione, infatti, sono state consolidate le basi per proseguire nell’azione di assistenza e tutela dei lavoratori anche su un fronte così complesso e delicato. Proprio per tali ragioni, abbiamo valutato la necessità di dare continuità ai confronti con la Consulta dei medici, calendarizzando, in maniera periodica, gli incontri che si rivelano essere sempre preziosi momenti di reciproco arricchimento professionale.

 

Tra gli ultimi appuntamenti del lungo percorso di questo anno, si è collocata anche la seconda riunione della formazione specialistica per l’aggiornamento sulle modifiche apportate al regime pensionistico dei lavoratori dello spettacolo, la previdenza “ex Enpals, alla luce del cosiddetto decreto “Sostegni-bis”. Un argomento che potremmo definire “di nicchia”, a dimostrazione del fatto che l’Ital si impegna sino in fondo per tutti, affinché nessuno sia lasciato senza tutela. È così?


Certamente, noi vogliamo essere a disposizione di chiunque riponga in noi la sua fiducia, con cognizione di causa e professionalità. Nel caso concreto, peraltro, si tratta di una materia molto complessa che necessita di una competenza specifica. Il tema, dunque, andava inquadrato nella sua giusta dimensione e la relativa sessione formativa non poteva che essere improntata all’operatività, anche in considerazione delle novità introdotte dalla recente normativa di sostegno. Tra le questioni affrontate, infatti, abbiamo voluto inserire anche alcune riflessioni e indicazioni utili a rendere quanto più efficace possibile lo Sportello Nazionale exENPALS, affinché possa rappresentare sempre più un punto di riferimento importante per le lavoratrici e i lavoratori del settore.

 

Nel 2021, la formazione è stata al centro dell’azione dell’Ital: sarà così anche per il nuovo anno?


Intanto, ancora una volta, desidero sottolineare il senso e l’obiettivo del nostro percorso: dare risalto al valore strategico della formazione per l’attività dell’Ital. La conoscenza deve essere sempre alla base della nostra azione quotidiana. È grazie alla formazione, infatti, che cresciamo e possiamo essere a disposizione, con intelligenza e umanità, di chi si affida all’opera di tutela e assistenza che qualifica il nostro Patronato. Andiamo avanti così, dunque, e la nostra azione di Segretariato sociale darà i suoi frutti per le persone e per il contesto nel quale siamo chiamati ad operare. È il migliore augurio che possiamo farci reciprocamente per il nuovo anno ormai alle porte: speriamo, dal profondo del cuore, che possa segnare davvero e definitivamente la fine di un’emergenza che ci ha messo duramente alla prova, ma che non ha mai fiaccato la volontà di proseguire nella nostra missione sociale.