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La formazione, un valore aggiunto costante e continuo

Marzo 2022

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA | Italinforma n. 3 | marzo 2022 >>>

 

  

 

 

 

 

 

 

LA FORMAZIONE, UN VALORE AGGIUNTO COSTANTE E CONTINUO 

 

Intervista al Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia

 

 

 

 

L’attività formativa per il 2022 è entrata ormai a pieno regime e, probabilmente, il venir meno dello stato di emergenza porterà qualche modifica nell’organizzazione del lavoro. Tuttavia, una riflessione sugli ottimi risultati conseguiti nel 2021, può servire, ora, a far tesoro di un’esperienza che vale la pena non mandare del tutto in soffitta. Cosa resta, dunque, di quel percorso, oggi, con particolare riferimento agli aspetti relativi alla formazione? Ne parliamo con il Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia. 

 

Direttore, nonostante abbia condizionato l’attività del 2021, la pandemia non è riuscita a impedire lo svolgimento del progetto formativo dell’Ital. È così?

 

Certamente, nel 2021 siamo riusciti a mantenere fede ai nostri programmi e questo ci incoraggia a proseguire la nostra attività anche per il 2022. Ovviamente, lo scorso anno, il Piano formativo è stato svolto completamente a distanza: valuteremo, ora, se dare più spazio a formule miste, che abbiamo già iniziato a introdurre di recente. Inoltre, poiché l’emergenza sanitaria ha provocato il proliferare di novità normative, si è reso indispensabile un approccio, per certi aspetti, totalizzante, al punto da dover strutturare un percorso di vera e propria formazione continua: questa impostazione intendiamo confermarla anche per il futuro. 

 

Su cosa si è basato questo approccio? 

 

Si è basato su due modelli tra loro paralleli ma, al tempo stesso, complementari. Da una parte, infatti, sono stati realizzati corsi di formazione “tradizionali”, sostanzialmente di supporto ai territori, al fine di trasmettere nuove conoscenze e consolidare le competenze già acquisite dagli operatori di Patronato. Dall’altra parte, invece, si sono organizzati corsi di formazione specifica, volti a fornire gli strumenti idonei all’approfondimento delle varie tematiche legate alle particolari esigenze del momento.

 

Quali sono stati i principali argomenti affrontati?

 

Va innanzitutto detto che sulla base delle proprie competenze, ogni singola area del nostro Istituto ha realizzato specifici programmi formativi. Tra i capitoli affrontati, ovviamente, spiccano la previdenza, la salute e la sicurezza, l’immigrazione, la cooperazione applicativa. Le sessioni di formazione specialistica, invece, hanno riguardato le problematiche, soprattutto previdenziali, con riferimento a tre specifici comparti: scuola, sicurezza e difesa, spettacolo e sport. Nel 2022 ci stiamo muovendo in una logica di continuità rispetto a questo progetto che ha avuto riscontri estremamente positivi e che riteniamo possa essere un modello di riferimento anche in futuro.

 

Nel mese di marzo, tra le altre cose, si è svolto un nuovo step all’insegna della sinergia tra Ital e Uil pensionati. Un rapporto la cui continuità è strategica, in virtù del fatto che le anziane e gli anziani sono i soggetti maggiormente bisognosi di tutela e assistenza. Di cosa si è parlato?

 

Quella con la Uilp è una fruttuosa collaborazione, ormai consolidatasi nel tempo, al servizio delle pensionate e dei pensionati che chiedono di essere assistiti per far valere i loro diritti. Nella circostanza, sono state approfondite alcune importanti questioni normative e tecniche, con particolare riferimento alle novità relative alla rata di pensione di marzo. La giornata formativa è stata articolata su tre sessioni: la prima, dedicata all’assegno unico e agli assegni familiari; la seconda, riservata ai temi della perequazione, dei massimali e dei limiti di reddito; la terza, infine, relativa alle questioni fiscali, alle nuove aliquote e alle detrazioni. Le novità normative su queste tematiche sono numerose e possono avere effetti anche sugli importi dei trattamenti. Ecco perché è molto importante che, sia gli operatori Ital, da un lato, sia i dirigenti territoriali dei pensionati, dall’altro, abbiano la formazione adeguata per dare informazioni e indicazioni aggiornate e corrette a tutti coloro che, con fiducia, si rivolgono ai nostri uffici.