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Perdura la pandemia, ma la formazione continua in sicurezza

Luglio 2021

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA | da Italinforma n. 7 | luglio 2021 >>>

 

 

 

 

 

 

PERDURA LA PANDEMIA, MA LA FORMAZIONE CONTINUA IN SICUREZZA

 

Intervista al Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia

 

 

 

 

Il mese di luglio, prima della breve pausa estiva, è anche tempo di bilanci, seppur parziali. E per l’Ital è il momento di fare il punto sull’attività formativa del primo semestre dell’anno. È stato predisposto, infatti, il consueto Report, presentato al Ministero del Lavoro, che illustra il percorso fatto in questo scorcio di tempo. Ne emerge una fotografia di un impegno costante e continuo, con risultati davvero incoraggianti. Ne parliamo, come di consueto, con il Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia.

 

Direttore, il Report sulla formazione per il primo semestre del 2021 ha un titolo eloquente: “Continua ad imparare”. Ed è esattamente ciò che è avvenuto, infatti, nonostante il perdurare della pandemia. In che modo è proseguita l’attività formativa?

 

In ottemperanza agli obblighi di distanziamento sociale e alla normativa anti Covid, anche in questo primo semestre, così come lo scorso anno, l’attività formativa si è svolta completamente a distanza. Peraltro, già in passato, l’Ital aveva sperimentato l’efficacia degli strumenti e delle piattaforme che consentono questa modalità di incontro, utilizzandola soprattutto per le riunioni con l’estero. Abbiamo mutuato quell’esperienza e l’abbiamo resa esclusiva. I risultati sono stati molto soddisfacenti. Abbiamo coinvolto, in maniera capillare, i Responsabili regionali, provinciali e zonali e gli operatori e, per quanto possa apparire paradossale, gli appuntamenti formativi sono cresciuti in quantità e con esiti qualitativi di grande interesse. Inoltre, abbiamo realizzato materiali e documentazione a supporto di questo percorso e l’abbiamo pubblicato sulla nostra piattaforma intranet. Sono state così create pagine tematiche, con la raccolta di normative e circolari utili allo svolgimento dell’attività di consulenza a favore dei nostri assistiti. Insomma, la pandemia non ha fermato l’attività dell’Ital pur - lo ribadiamo ancora una volta - nel rigoroso rispetto della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. 

 

Considerata la particolare situazione che stiamo vivendo, possiamo dire che, seppur nella sua forma da remoto, è stato ormai attivato un processo di formazione continua?

 

È proprio così. L’emergenza sanitaria ha determinato il proliferare di novità normative che hanno reso indispensabile, oggi più di prima, la costruzione di un percorso di formazione continua. Ecco perché, da un lato, abbiamo strutturato corsi che possiamo definire “tradizionali”, per trasmettere nuove conoscenze ma anche per consolidare le competenze già acquisite dagli operatori e, dall’altro, abbiamo proposto corsi di formazione specifica, per fornire gli strumenti idonei all’approfondimento delle varie tematiche legate alle particolari esigenze del momento. 

 

Come ci si è organizzati operativamente?

 

Come di consueto, ogni Area del nostro Istituto ha costruito alcuni specifici moduli formativi, prendendo anche spunto dalle esigenze che sono state rilevate a livello territoriale. Alla fine, sono stati affrontati tutti gli argomenti ritenuti essenziali per il migliore svolgimento della nostra attività e per un servizio il più efficace possibile a tutti coloro che si rivolgono ai nostri uffici, in Italia e all’estero. Assistenza e tutela, Salute e sicurezza, Immigrazione, Internazionale, Ced, Servizio civile: ciascuna di queste Aree ha dato il suo contributo alla costruzione del progetto formativo e nulla è stato lasciato al caso. La formazione è la nostra strategia vincente, anche per questa capacità di programmare gli eventi e di collocarli nel contesto dettato dai fatti e dall’attualità. Come si suol dire, cerchiamo di “essere sul pezzo”, perché i diritti delle persone non sono astrazioni o teorie, ma sono vita quotidiana e se non si ha consapevolezza della loro esistenza, non potranno mai essere fruiti. Noi abbiamo il dovere di conoscere e imparare per offrire alle persone gli strumenti necessari a trasformare norme, regole e provvedimenti in opportunità concrete di miglioramento della loro esistenza. E per l’Ital la formazione ha questo obiettivo: coniugare disponibilità umana e competenza professionale. Ecco perché, su questo fronte, non ci fermeremo mai e terremo sempre alto il nostro impegno nel responsabile svolgimento della nostra funzione istituzionale di Segretariato sociale.