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Permessi lavorativi per disabilità grave: criteri generali

17/06/2020

 

La legge n.104/92, le cui disposizioni sono ancora purtroppo poco conosciute, regolamenta l’assistenza, l’integrazione sociale ed i diritti delle persone disabili, prevedendo particolari benefici lavorativi.


Possono fruire dei tre giorni di permesso mensile, retribuiti e coperti da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa o frazionata, i lavoratori dipendenti pubblici e privati, genitori di figli disabili gravi, nonché il coniuge, i parenti o gli affini entro il secondo grado, o di terzo grado al sussistere di determinate condizioni, nonché gli stessi lavoratori disabili gravi.


Hanno diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non possono essere trasferiti senza consenso ad altra sede.


Solo un lavoratore dipendente può usufruire dei tre giorni per l’assistenza alla stessa persona con handicap grave (referente unico), ad eccezione dei genitori.


Per ottenere i benefici è necessario che vi sia l’accertamento di handicap grave e la persona da assistere non deve essere ricoverata a tempo pieno, con alcune eccezioni. Per i soggetti con patologie oncologiche è previsto un accertamento accelerato che deve essere effettuato entro quindici giorni dalla domanda dell'interessato.


I genitori lavoratori dipendenti (naturali, adottivi o affidatari) di figli disabili gravi, hanno diritto a particolari agevolazioni, da fruire “alternativamente” tra di loro. I benefici sono diversi a seconda dell’età del figlio.


I lavoratori con grave disabilità possono beneficiare o delle due ore di permesso giornaliero retribuito (un'ora se l’orario di lavoro è inferiore alle 6 ore), o dei tre giorni di permesso mensile, anche frazionabili.


Inoltre, hanno diritto a scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non possono essere trasferiti in altra sede, senza il proprio consenso. Il lavoratore che fruisce già dei permessi per sé stesso può chiedere anche i permessi per assistere un proprio familiare con handicap grave. A sua volta può essere assistito da un familiare lavoratore dipendente (referente unico).
Per i lavoratori pubblici è competente l’Amministrazione e non l’INPS.


Con l’occasione si ricorda che a causa dell’emergenza Covid-19 sono state apportate modifiche per la fruizione di questi permessi, a sostegno delle famiglie e disabili, con l’incremento di ulteriori giornate che si aggiungono ai tre giorni riconosciuti in via ordinaria. Il decreto “Rilancio” ha confermato anche per maggio e giugno l’aumento dei giorni di permesso già previsto dal decreto “Cura Italia”.

 


Per approfondimenti consultare la Scheda ITAL permessi lavorativi retribuiti Legge 104 >>>

 

 


Gli uffici del Patronato ITAL UIL sono a disposizione dei lavoratori interessati, per informazioni, assistenza e per l’inoltro all’INPS delle domande in via telematica

 

 

 

(Foto © vegefox.com stock.adobe.com)