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Quota 100: il ruolo dell'Ital tra assistenza, formazione e informazione

Aprile 2019

 


 







 

 
 
 
 
 
 
 

QUOTA 100: IL RUOLO DELL’ITAL TRA ASSISTENZA, FORMAZIONE E INFORMAZIONE

 
Intervista al Direttore generale Ital Maria Candida Imburgia
 
 
 

L’attività di assistenza e tutela esercitata dall’Ital ha nei servizi in materia previdenziale uno dei suoi pilastri essenziali. Negli ultimi mesi, grande attenzione è stata riservata alle cosiddette pratiche di “Quota 100”. Come è noto, si tratta di un nuovo strumento che consente di accedere anticipatamente alla pensione in presenza di alcuni requisiti. In questa sede, ovviamente, non affronteremo gli aspetti sindacali e politici legati a tale novità. Metteremo in evidenza, invece, il ruolo fondamentale del Patronato per la fruizione di questo diritto. Ne parliamo, come sempre, con il Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia.

Direttore, quali sono i requisiti generali per poter cogliere questa opportunità?
Occorre avere, congiuntamente, almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi. È escluso da questo beneficio il personale appartenente alle Forze armate, alle Forze di polizia e di Polizia penitenziaria, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e alla Guardia di Finanza, e sono esclusi anche gli iscritti alle forme sostitutive non gestite dall’Inps. Ma ci sono ancora altre specificità che caratterizzano il provvedimento. È decisamente utile, dunque, rivolgersi a un Patronato per essere sicuri di rientrare nell’ambito del provvedimento.
 

Anche per “Quota 100” è fondamentale una specifica formazione per gli operatori…
Esatto, la formazione è essenziale per consentire agli operatori di assistere in modo efficace e puntuale tutti coloro che si rivolgono a una sede del nostro Patronato per capire se esistono le condizioni utili ad avviare la pratica su “quota 100”. L’Ital ha affrontato questa sfida con un approccio organizzativo e formativo strutturato. Tutti gli uffici, a livello centrale e territoriale, hanno risposto tempestivamente alle richieste dei cittadini, con risultati davvero apprezzabili e soddisfacenti per tutti.
 

E ciò è stato possibile proprio grazie a un percorso formativo definito in tutti i suoi particolari…
La formazione per gli operatori è iniziata con largo anticipo, tant’è che siamo riusciti a offrire un orientamento ai cittadini che si rivolgevano ai nostri uffici quando la legge non era ancora concretamente operativa. Abbiamo anticipato i tempi al punto che già nella prima settimana in cui è stato possibile far partire le domande telematiche ne abbiamo gestite circa duemila. Abbiamo messo a punto anche una campagna di informazione molto capillare che ha consentito ai lavoratori interessati di essere messi a conoscenza di questa opportunità e di avviare il percorso per il riconoscimento di questo diritto.
 

Insomma, al di là delle valutazioni di merito squisitamente sindacali, anche su “Quota 100” l’Ital c’è. Qual è la tua valutazione “tecnica” sulla questione complessiva?
Allo stato attuale, esistono alcune criticità che l’Inps non ha ancora risolto. Noi stiamo sollecitando soluzioni che consentano a tutti coloro che ne hanno diritto di poter fruire regolarmente di questo provvedimento. Anche perché non dobbiamo dimenticare che la misura in questione non è strutturale, ma transitoria. Moltissimi lavoratori, purtroppo, non hanno i requisiti per poter anticipare la pensione. Questo è un problema che va risolto sul piano sindacale e politico e, dunque, non è nostra competenza affrontare tale aspetto. Tutti quelli che rientrano in “Quota 100”, però, devono essere messi nella condizione effettiva di poter cogliere questa opportunità. E su questo fronte l’Ital sta assolvendo egregiamente il proprio compito.
 

In conclusione, possiamo fornire qualche dato sulle pratiche espletate sino ad ora dall’Ital?
Basta un dato su tutti: nel mese di aprile abbiamo rilevato una crescita delle pratiche trattate pari al 17,71% in più rispetto al mese di marzo. Emerge con tutta evidenza, dunque, il grande impegno profuso dai nostri uffici su questa materia. Le Regioni che hanno totalizzato più pratiche sono state il Lazio, la Sicilia, la Lombardia e la Campania. Infine, sono molte di più le domande presentate da lavoratori del settore privato rispetto a quello pubblico. Come si può vedere, dunque, dove c’è un diritto da far valere, l’Ital è sempre presente con la disponibilità e la professionalità dei propri operatori. La fiducia dei cittadini che, numerosi, si rivolgono a noi è il miglior attestato dell’efficacia del nostro servizio.