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Bilancio sociale, uno strumento per valorizzare e migliorare la mission dell'Ital

28/10/2024

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BILANCIO SOCIALE, UNO STRUMENTO PER VALORIZZARE E MIGLIORARE LA MISSION

 

Intervista al Presidente Ital, Giuliano Zignani

 

 

 

 

 

Ci sono degli eventi il cui significato va al di là della loro mera rappresentazione e quello che può essere un normale fatto di cronaca si trasforma in una vicenda dal particolare valore simbolico. È il caso della redazione del bilancio sociale che l’Ital presenterà, ufficialmente, a Roma, con una grande iniziativa pubblica, il prossimo 30 ottobre.


Presidente, perché questo appuntamento?


Perché ci sembrava coerente e giusto che questo percorso non restasse relegato tra gli atti a uso interno, ma che ne fossero resi partecipi tutti i nostri interlocutori. Da qui la decisione di organizzare un evento che ci consentisse di riflettere, insieme ad alcuni ospiti istituzionali, sulle prospettive del Patronato nel nostro Paese. Vogliamo dare risalto ai contenuti di questo documento perché, pur non costituendo un obbligo legislativo, la sua predisposizione è il segno della volontà di svolgere il nostro impegno con la massima dedizione e attenzione ai problemi delle persone che assistiamo.


Quali sono gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere con la redazione del bilancio sociale?


Il principale intento è quello di presentare una panoramica dettagliata delle nostre attività, dei risultati conseguiti, ma anche delle difficoltà che abbiamo dovuto affrontare: non si tratta solo di fotografare l’esistente, ma soprattutto di migliorare e valorizzare la nostra mission, sulla base di una pianificazione a lungo termine dell’attività che svolgiamo. Proprio per la specificità del nostro ruolo, abbiamo il dovere morale di andare al di là dei numeri e di costruire una visione e un progetto rispettosi delle regole economiche, ma che siano anche fondati sulla valorizzazione delle persone.


Hai parlato di mission: come possiamo definire, in una battuta, quella dell’Ital?


Direi che il nostro Patronato è nato per promuovere il benessere sociale, garantire l’equità e fornire presenza e supporto a coloro che ne hanno bisogno. Le nostre radici affondano nel glorioso passato delle società di mutuo soccorso e sono tuttora connesse alla storia e alla tradizione del movimento sindacale italiano. Da quelle realtà abbiamo acquisito linfa, slancio ed esperienza. E, tuttavia, siamo immersi nel presente e protesi verso il futuro, orgogliosi della nostra autonomia e impegnati nello svolgimento di una funzione sociale che trova fondamento nella Costituzione e riconoscimento nella legge. È con questo spirito di servizio che vogliamo dare contenuto e forza alla nostra azione, a favore di tutti coloro che si rivolgono ai nostri uffici per ottenere assistenza e per essere tutelati nell’esercizio dei propri diritti. In quest’ottica, il bilancio sociale non è solo un’elencazione di principi e di propositi, seppur encomiabili e lodevoli, né la mera rappresentazione di fatti e di risultati, ma è la testimonianza e l’affermazione di un sistema di valori che può garantire un contributo essenziale alla costruzione di una società più giusta e solidale.