UIM UIL

AREA RISERVATA


Hai dimenticato la password?
ItalInforma
LIM
terzomillennio.uil.it

Intervista |"La formazione, la chiave per un servizio di qualità agli assistiti"

Maggio 2018

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTA | da Italinforma n. 5 Maggio 2018

 

 

 

"LA FORMAZIONE, LA CHIAVE PER UN SERVIZIO DI  QUALITA' "

 

Intervista al Direttore generale Ital, Maria Candida Imburgia

 

 

 

Direttore, prosegue l’impegno dell’Ital per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel precedente numero di Italinforma abbiamo dato conto del progetto realizzato, proprio su questi temi, insieme alla Uilpa polizia penitenziaria. Ora parliamo di quello, altrettanto importante, attuato con la Uila pesca.
Molto volentieri. Io considero questa ricerca realizzata con la Uila un vero e proprio successo. E lo è soprattutto per i lavoratori del settore pesca, perché grazie all’opera di sensibilizzazione che ne è scaturita, ora c’è maggiore consapevolezza dei propri diritti. Il punto è il riconoscimento delle patologie degli arti superiori di origine professionale. Ebbene, ci auguriamo che, tramite questo progetto, nelle future tabelle legislative della medicina del lavoro possano essere inserite anche queste patologie di origine professionale che interessano in particolare i pescatori. La ricerca, in sostanza, ha messo tutti nella condizione di avere una più chiara e profonda cognizione di causa e di poter, dunque, far valere i propri diritti con più efficacia. Peraltro, questo è il compito di un patronato: sostenere il lavoratore, tutelarlo e assisterlo, tanto più su un terreno così delicato e fondamentale per la sua stessa vita quale è quello della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’Ital continuerà in questa opera di sensibilizzazione?
Certamente, non ci fermeremo. Questo impegno rientra nella nostra attività istituzionale, perché noi possiamo essere il tramite tra il cittadino e le Istituzioni per il riconoscimento dei diritti sociali. Ci siamo resi conto che in alcune situazioni il cittadino non è informato sui suoi diritti e noi dobbiamo essere pronti e attrezzati per seguirlo, aggiornarlo e assisterlo. Questo è uno dei nostri obiettivi.
La fase congressuale della Uil volge ormai al termine. Direttore, tu hai partecipato attivamente a molti Congressi sia di categoria sia delle strutture territoriali. Che impressione ne hai ricavato?
Ho visto una Uil in ottima salute, a tutti i suoi livelli. C’è stata una grande partecipazione ai Congressi e una condivisione delle principali tematiche poste dall’Organizzazione. Soprattutto, ho colto un senso di appartenenza molto profondo: l’orgoglio di far parte di una grande squadra che cresce, che vede aumentare i propri consensi e che riesce a ottenere importanti risultati per i lavoratori, i pensionati e i giovani. Per me l’aver partecipato ai Congressi è stata una proficua opportunità per uno scambio di esperienze professionali e per approfondimenti di carattere tecnico-operativi. Sono convinta che il Congresso nazionale confederale, che si svolgerà a Roma dal 21 al 23 giugno, si rivelerà un appuntamento storico per la nostra Organizzazione.
Proprio alla vigilia del Congresso nazionale, il prossimo 20 giugno, si svolgerà un importante evento dell’Ital. Ne daremo conto, nel dettaglio, nel prossimo numero del nostro periodico. Intanto, in conclusione, puoi accennare ai contenuti di questa iniziativa?
Certamente. Il 20 giugno, a Roma, si terrà la Conferenza formativa internazionale dell’Ital per approfondire le tematiche socio-previdenziali e assistenziali. La Conferenza sarà rivolta ai responsabili Ital provenienti sia dalle regioni italiane sia dall’estero. Per governare i cambiamenti, è necessario aggiornarsi sul fronte della formazione, che riveste un ruolo strategico per lo sviluppo della professionalità degli operatori di Patronato presenti sul territorio. Sarà questo lo spirito con cui daremo vita all’evento, avendo sempre chiaro il nostro scopo: offrire una consulenza puntuale e di qualità agli assistiti che si rivolgono alle nostre sedi per la compiuta fruizione dei loro diritti sociali.