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15 settembre 2014 Numero 8 Anno I

 

I SERVIZI PER L'IMPIEGO TRA PUBBLICO E PRIVATO

Il 10 settembre si è svolta a Roma presso la Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina la seconda parte del convegno “I servizi per l’impiego in Europa”. La giornata ha visto protagonisti operatori privati del settore, parti sociali, sindacati e Regioni confrontarsi in una tavola rotonda intitolata “La rete territoriale dei servizi per l’impiego in Italia tra pubblico e privato” al fine di sviluppare percorsi in comune e condividere esperienze consolidate.

Cgil, Cisl e Uil pur non condividendo lo stesso orientamento riguardo la collaborazione tra pubblico e privato, auspicano una riforma dei servizi pubblici per l’impiego insieme ad un aumento delle risorse da destinare. L’Italia infatti spende nei servizi pubblici per il lavoro un decimo di quanto investe la Germania.
A differenza della Cigl, fortemente contraria a includere soggetti non pubblici nella gestione dei servizi per l’impiego, Cisl e Uil per voce dei loro Segretari Confederali, Luigi Sbarra e Guglielmo Loy si sono invece espresse in modo positivo sul tentativo di implementare la rete degli operatori dei servizi al lavoro, e quindi di estendere a nuovi soggetti, quali le Università e gli Istituti di Patronato, la possibilità di svolgere attività di intermediazione e ridurre così le distanze tra i cittadini e il mondo del lavoro.
Nella seconda giornata del convegno, oltre al confronto sulle prospettive di sviluppo dei servizi per l’impiego in Italia, è stato presentato da Giovanni Bocchieri - Direttore Generale Istruzione, formazione e Lavoro della Regione Lombardia - il sistema della “Dote Unica”; il nuovo sistema delle politiche attive per il lavoro della Regione Lombardia è ad oggi un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato, sistemi informativi e azioni di monitoraggio. Gli interventi, ha spiegato Bocchieri, sono mirati al raggiungimento di un inserimento occupazionale e prevedono una serie di servizi personalizzati che accompagnano l’individuo lungo tutto l’arco della sua vita attiva (accoglienza, orientamento, consolidamento delle competenze, accompagnamento ad esperienze professionalizzanti in ambienti lavorativi, avvio al lavoro…). L’erogazione di tali servizi avviene attraverso operatori accreditati a livello regionale che vengono valutati e premiati sulla base dei risultati ottenuti. (Gabriele Di Mascio)