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1 agosto 2014 Numero 6 Anno I

 

La pensione non è uguale per tutti

Un’indagine del Sole 24 Ore mostra come anche sotto il fronte pensioni l’Italia appare quasi spaccata in due. Una vera e propria frammentazione circa la distribuzione territoriale degli assegni pensionistici che vede le province del nord e del centro – nord economicamente più avanzate aggiudicarsi gli importi più alti sugli assegni erogati dall’Inps.

In queste province le prestazioni coprono da un quarto a un quinto della popolazione. Nella top5 troviamo realtà come Biella, Ancona, Ferrara, Vercelli e Novara dove il rapporto assegni/residenti si attesta intorno al 25% a fronte di una media pari al 16%. Maglia nera invece per il sud che con il 7,6% di Napoli chiude la graduatoria. Se da un lato il rapporto assegni residenti a Napoli è il più basso non si può dire lo stesso per il valore dell’importo degli assegni attestato sui 1,090 euro al mese a fronte di una media nazionale di 1,060 euro. Al primo posto troviamo Roma con un importo pari al 1.421 euro mentre a Catanzaro l’importo più basso con 588 euro al mese. Il quadro proposto dal Sole 24 Ore sembra suggerire che gli interventi effettuati, da parte dei Governi che si sono succeduti, sul sistema previdenziale italiano al fine di garantirne la tenuta non siano riusciti ad agire in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, ma che come spesso accade non abbiano fatto altro che rimarcare ancora una volta il divario sociale ed economico che caratterizza la nostra penisola, tra nord e sud. (Maria Grazia Biscotti)