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1 agosto 2014 Numero 6 Anno I

 

La materia prima diventa quinta

Sulla notevole bibliografia del declino dell’Italia mancavano solo i riferimenti ai copiosi articoli comparsi sulla stampa italiana di questa estate in merito al turismo italiano. Tra gli speciali più riusciti c’è quello del Venerdì di Repubblica che ha per titolo iniziale “Perché perdiamo il Mondiale del turismo”.

Prendendo piccoli brani di Marco Cicala, di Tim Parks e di Enric Gonzalez costruiamo un breve collage che traccia anche la strada del futuro. “Zero investimenti (o quasi) poca presenza sul web. Regioni che si fanno concorrenza a vicenda. Partiamo avvantaggiati e arriviamo solo quinti. In Calabria, Basilicata e Campania ci sono vasti tratti costieri anche splendidi che non vengono sfruttati quasi per niente. L’Italia è un Paese fatto per viaggiatori, non per turisti. I viaggiatori hanno scarso peso economico, mentre i turisti si muovono in massa e lasciano oro al loro cammino. Perché il turista, al contrario del viaggiatore preferisce che tutto sia previsto”.
Questo collage ci indica una sola strada: partiamo primi nella bellezza e primi dobbiamo rimanere nel turismo, perché sfruttiamo le bellezze e perché facciamo tutto per il turista. Non ci vuole poi molto. C’è la materia prima! (Silvia La Ragione)