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16 luglio 2014 Numero 5 Anno I

 

L'officina dei Mondiali

Marcella Maresca - il venerd́ - 13 giugno 2014

Napoli. Che vadano a tifare per l’Argentina o per l’Olanda, i quattro milioni di spettatori pronti a sedersi negli stadi brasiliani per i Mondiali avranno in tasca un trofeo andato all’Italia. Un’azienda del Mezzogiorno, infatti, la sua partita più importante l’ha già vinta. Si tratta della Gep, acronimo di Global Electronic Passports, leader mondiale della sicurezza hi-tech che ha sede ad Arzano, vicino Napoli: è qui che sono stati progettati i biglietti per le 64 partite della Coppa del Mondo.

La Gep ha battuto tedeschi e americani, ha preceduto i cinesi. Nel 2007 aveva conquistato Dilma Rousseff, oggi Presidente del Brasile e allora ministro per l’Innovazione, ottenendo l’appalto per la realizzazione dei passaporti elettronici del Paese. Poi, il passo per la Fifa è stato breve. “Abbiamo proposto qualcosa di completamente differente da quel che offriva il mercato, e ci hanno scelto” spiega il direttore tecnico Dayton Marcucci. Vantaggi della globalizzazione: l’officina dei Mondiali è qui, a venti minuti da Napoli, in quell’area industriale che negli anni Sessanta era la Brianza del Sud.