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18 Gennaio 2016 Numero 45 Anno III

 

un progetto di relazioni

La proposta di riforma del sistema contrattuale approvata recentemente dagli Esecutivi unitari è importante perché riduce a sintesi posizioni diverse su temi da sempre motivo di forti tensioni nel movimento sindacale e che hanno contribuito non poco alla mancata attuazione degli articoli 39, 40 e 46 della Costituzione ed inoltre non si limita a proporre un diverso assetto del sistema della contrattazione collettiva, ma punta a definire un nuovo progetto di relazioni industriali.

Sulla struttura contrattuale si confermano opportunamente i due livelli conservando in ogni caso la centralità del contratto nazionale e individuano soluzioni finalizzate a rendere sempre più praticabile ed estesa la contrattazione di 2° livello, non più limitata all’ambito aziendale, mediante anche un maggior ruolo delle RSU.
In tema di contrattazione, le novità riguardano la vigenza contrattuale che torna ad essere quadriennale ed il superamento dell’IPCA per quanto riguarda i recuperi salariali.
Ma soprattutto Cgil, Cisl e Uil esprimono una unanime accettazione del dettato costituzionale in tema di “diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”, argomento finora minoritario nel bagaglio culturale del sindacalismo confederale, ma di cui la Uil può orgogliosamente rivendicare la primogenitura.
Ovviamente, il corretto funzionamento del modello proposto presuppone la piena attuazione delle norme contenute nel Testo Unico sulla rappresentanza e perché questo sarà necessaria la fattiva collaborazione dei datori di lavoro nel comune interesse di riaffermare “il ruolo primario ed autonomo delle parti sociali “ in un campo nel quale eventuali interventi unilaterali del Governo non sarebbero condivisibili.
Se proprio il Governo volesse dare un contributo in tema di relazioni sindacali potrebbe svolgere meglio la propria funzione di datore di lavoro procedendo al rapido rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego e possibilmente con risorse adeguate. (Antonio Ascenzi)