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18 Gennaio 2016 Numero 45 Anno III

 

UNITà VINCENTE

Sul fronte del lavoro il 2016 si apre al nuovo modello contrattuale.
La proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil, che sarà presentata in questi giorni a Confindustria, si ispira a un moderno sistema di relazioni industriali fondato su criteri di innovazione e qualità del lavoro.
Tre i pilastri del lavoro sindacale: contrattazione, partecipazione e regole.

Tre capitoli che di fatto irrobustiscono il modello contrattuale contemporaneo e mirano a rafforzare la contrattazione di secondo livello. L’evoluzione del modello contrattuale consente di sommare, al contratto nazionale, la contrattazione aziendale o territoriale (di sito o di filiera) con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro attraverso la crescita della produttività, il welfare contrattuale e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
I contenuti della contrattazione devono poter guardare alla tutela in modo ampio e offrire strumenti che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro. Il 2016 aprirebbe così nuovi capitoli per le politiche attive del lavoro, per i processi formativi e il welfare contrattuale, tutti strumenti complementari (e non alternativi alla tutela salariale né sostitutivi dei sistemi universali di tutela) al nuovo sistema di diritti di cittadinanza.
Gli assi tematici dell’accordo sul modello contrattuale, ribadendo la centralità del contratto a tempo indeterminato, chiedono di riportare la flessibilità dei rapporti di lavoro ai suoi autentici obiettivi. Riconducendo così, al sistema della contrattazione, le norme sulla flessibilità in entrata (apprendistato, part-time, contratti a termine etc.) e in uscita (licenziamenti economici collettivi, disciplinari).
Partecipazione e welfare aziendale sono altre due novità della proposta di Cgil, Cisl e Uil. Le sigle sindacali, piuttosto che assecondare la diffusione di forme unilaterali di welfare promosse dalle imprese (offerte oggi - con liberalità - dall’azienda), mirano allo sviluppo esteso della contrattazione, promuovendo forme di previdenza complementare e sviluppando fondi contrattuali di sanità integrativa. Un pacchetto di norme incentivate anche dalla legge di stabilità da poco licenziata.
Alla base del nuovo modello contrattuale di Cgil, Cisl e Uil c’è la volontà di rilanciare un progetto di unità sindacale, che iniziò nel 1993, anno del primo accordo tra le parti sociali. Protagonisti di allora, i Segretari generali Trentin, D’Antoni e Larizza. Ripresa e fortemente voluta dal Segretario generale Uil, Carmelo Barbagallo. Un sua vittoria. (Silvia La Ragione)