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23 Dicembre 2015 Numero 43 Anno II

 

INTERVENTI, NON ANNUNCI

“Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani”. Questo lo slogan degli Attivi interregionali dei quadri e dei delegati di CGIL, CISL e Uil che si sono svolti il 17 dicembre in contemporanea a Bari, Torino e Firenze per sostenere la piattaforma unitaria sul tema delle pensioni. Il Segretario Generale della Uil Carmelo Barbagallo in una nota ha infatti dichiarato che le tre manifestazioni sono state organizzate “per rivendicare una politica previdenziale equa ed efficace”.

CGIL, CISL e UIL sostengono il ripristino della flessibilità nell’accesso al pensionamento, misura che andrebbe da una parte a sostenere le esigenze dei lavoratori impegnati in attività più faticose e che dall’altra andrebbe a rendere più fluido il turn over facilitando l’entrata dei giovani nel mercato del lavoro.
Inoltre, nella piattaforma unitaria sostenuta nel corso della giornata è stata rimarcata la necessità di tutelare le pensioni in essere, l’importanza del ruolo della previdenza complementare, la necessità di cambiare il sistema delle pensioni per dare lavoro ai giovani e quella di garantire pensioni dignitose a quest’ultimi e ai lavoratori precari e discontinui.
Infine, CGIL CISL E UIL sostengono la necessità di un maggiore riconoscimento del lavoro di cura presso tutte le gestioni previdenziali e di un aggiornamento della normativa attuale sui lavori usuranti.
Barbagallo, intervenuto a Bari, ha rimarcato la disponibilità unitaria ad un confronto con il governo per una riforma previdenziale, ma ha anche affermato che: “se ai primi di gennaio non si avvia la discussione per modificare la Legge Fornero porteremo il carbone al Governo”.
Il Segretario Generale della Uil ha infatti posto l’accento sull’urgenza di rivedere “una riforma sbagliata che ha creato situazioni paradossali e che comporta problemi sociali”. A tale proposito ha affermato che “non tutti i lavoratori sono uguali e non tutti possono andare in pensione alla stessa età”.
È necessario dunque, secondo Barbagallo, “fare interventi e non solo annunciare provvedimenti che diano ai giovani certezze nel futuro anche attraverso una detassazione della previdenza complementare”.
Il Segretario Generale ha sostenuto inoltre la necessità di attuare una staffetta generazionale, perché, ha spiegato “bisogna invertire il sistema Italia e dare ai pensionati la possibilità di svolgere lavori socialmente utili e ai giovani invece assicurare stabilità”.
Necessità dunque di “cambiare verso”, di ridare speranza ai giovani attraverso “un lavoro giusto, dignitoso e pagato”. (Viviana Toia)