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23 Dicembre 2015 Numero 43 Anno II

 

IL SINDACATO DI UNA VOLTA

Altro che morto, il sindacato è ancora vivo e capace di riempire piazze e teatri.
È quanto si apprende dalla stampa all’indomani della triplice manifestazione di Cgil, Cisl e Uil: protagonisti di tre attivi interregionali indetti - simultaneamente - a Firenze, Torino e Bari, su pensioni e prospettive per i giovani.
Quella di Bari, dove è intervenuto il Segretario generale Uil, Carmelo Barbagallo, è stata definita in un “sindacalese vintage” - dal radicatissimo quotidiano di Puglia e Basilicata, La Gazzetta del Mezzogiorno - una vera e propria “Invasione della Triplice” tanto che, la tensostruttura del “TeatroTeam”, non riusciva a contenere le quasi duemila persone all’interno e le mille fuori.

Un tutto esaurito che Cgil, Cisl e Uil hanno registrato nel capoluogo pugliese, scelto appositamente – si legge nell’articolo di Gianluigi De Vito - “per costruire la gamba suddista del pressing nazionale per riformare le pensioni”.
Sì, perché i tre Segretari generali, dai rispettivi palchi, hanno ribadito all’unanimità che: non c’è più tempo. L’unica strada percorribile per ridare lavoro ai giovani è modificare la legge “Fornero”.
E sono gli stessi sindacalisti che - da tempo - gridano le soluzioni della riforma: flessibilità in uscita; pensione anticipata per tutti con 41 anni di contributi; pensione dignitosa anche per i lavoratori cosiddetti “saltuari discontinui”; contribuzione figurativa per incentivare il part-time dei lavoratori ormai prossimi alla pensione.
«Se il sette gennaio non si avvia la discussione – ha affermato Barbagallo dal leggio di Bari – porteremo il carbone al Governo – continuando - se non ci ascolta, da gennaio avrà lotte a tempo indeterminato a tutele crescenti».
Dal palco di Firenze è la Segretaria Cgil, Camusso, ad annunciare: «Se nel prossimo mese il governo non ci convoca, le iniziative che faremo non saranno gli attivi, ma le mobilitazioni nelle piazze – esortando - Apriamo una vertenza sulle pensioni».
Da Torino, il leader della Cisl Furlan ha ricordato come: «La legge Fornero sia stata dannosa per i lavoratori e le imprese - facendo notare ironicamente che - perfino l’ex Ministro Fornero critichi ormai la legge Fornero».
E se i giovani, è vero, corrono veloci, anche le leggi devono stare “al passo con i tempi”. (Silvia La Ragione)