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16 luglio 2014 Numero 5 Anno I

 

Approfittare dei Mondiali

Ai microfoni di Vivo Azzurro Channel, il canale tv (FIGC) dedicato alla community ufficiale delle nazionali e del calcio italiano, Raffaele Trombetta, ambasciatore d’Italia in Brasile, spiega il progetto “Itália na Copa”, una rassegna di eventi culturali e cinematografici promossi nel Brasile del pre-mondiale.

“Abbiamo pensato di approfittare dei Mondiali – afferma Trombetta - per presentare il meglio dell’Italia, l’immagine più moderna e contemporanea possibile”. Un ponte Italia – Brasile che per il diplomatico partenopeo, tifoso del Napoli, rappresenta un’occasione unica soprattutto se si considera la forte presenza di emigrati italiani. Si contano circa trenta milioni di italo-brasiliani, soprattutto “oriundi” (discendenti italiani), per dirla con un termine diffuso nello sport. Passione per il calcio, per l’Italia, una passione condivisa dagli stessi brasiliani che riversano una grande simpatia per la squadra azzurra. San Paolo, Salvador, Manaus: alcune delle tappe percorse dagli artisti italiani, cantanti e musicisti, protagonisti di questa rassegna promossa dall’Ambasciata italiana. Fiorella Mannoia, Mario Biondi ma anche musicisti dell’Accademia di Santa Cecilia e della Fondazione San Carlo di Napoli. Musiche di Beethoven, Respighi, Tartini e Sarasate con uno Stradivari Vesuvius del 1727 sono andate in scena al Theatro Municipal di Rio de Janeiro. Non solo musica: arte, cinema, tecnologia e industria ad animare le giornante tropicali. Una serie di rassegne cinematografiche e il “cinema di Ermanno Olmi”, la storia della moda italiana, la cucina dello chef umbro Scarabotta e una mostra dedicata alla Vespa, icona italiana. E ripercorrendo gli slogan (per niente scaramantici) proposti dalle due nazionali in questo mondiale “Coloriamo d’azzurro il sogno della Coppa” e “Preparatevi, l'hexa (sesto titolo mondiale n.d.r.) sta arrivando!”, possiamo dire che al di là dei risultati (eliminata al primo turno la prima e ferma alle semifinali la seconda) la loro “finale del Mondiale” l’hanno giocata all’insegna dell’integrazione e della multiculturalità. (Silvia La Ragione)