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1° dicembre 2015 Numero 41 Anno II

 

gli immigrati fanno bene alla demografia

I recenti fenomeni migratori sembrano portare a un preoccupante ritorno di atteggiamenti razzisti. Complici la cattiva informazione e la crisi, che viene spesso spiegata ricercando il “colpevole” al di fuori di quel sistema che la crisi l’ha generata.

Una delle conseguenze più allarmanti è quella convinzione, ormai propria di molte persone, che tutti gli immigrati, senza distinguere tra i regolari e gli irregolari, costituiscano solo un costo per il nostro paese, già significativamente provato da una difficile situazione economica. Non solo, ci rubano il lavoro, riempiono le nostre carceri, portano malattie, impoveriscono le nostre usanze e tradizioni.
Diversi studi e ricerche, ma anche personali esperienze di vissuto quotidiano, ci svelano che l’immigrazione non è quel male così tanto professato da alcuni, ma è un fenomeno che porta con sé, ovviamente se ben gestito, apertura e positività, contribuendo così alla crescita economica, sociale e culturale del nostro paese.
Uno degli aspetti più evidenti di quanto l’immigrazione porti benefici è dato dalla demografia.
E’ ormai noto come la popolazione europea stia invecchiando e l’Italia rappresenti uno dei massimi esempi di questo fenomeno. Il bilancio demografico diffuso di recente dall’Istat appare piuttosto allarmante: il 2014 ha registrato più decessi che nascite, un picco mai raggiunto dalla prima Guerra Mondiale . Mentre però durante la Guerra si moriva al fronte, oggi nascono sempre meno bambini. Le nascite sono pari a -12.000 unità rispetto al 2013 e l’invecchiamento della popolazione aumenta, con un’età media di 44,4 anni. E’ proprio grazie ai cittadini stranieri che il nostro paese - caratterizzato dall’aumento della popolazione ultrasessantacinquenne e dalla diminuzione degli underquindicenni - riesce a mantenere la sua capacità demografica. E’ merito loro se la nostra è una “popolazione a crescita zero”. Gli immigrati oggi sono poco più di 5 milioni, pari all’8,2% della popolazione totale. I 92.352 cittadini stranieri registrati in più nel 2014 hanno determinato sulla popolazione totale residente (60.795.612 abitanti) un incremento di 2.075 unità (al netto delle rettifiche dovute alla revisione anagrafica) rispetto all’anno precedente. Gli arrivi di immigrati dall’estero in pratica hanno compensato il calo di popolazione dovuto al saldo naturale ed è anche per questo che la loro presenza nel nostro paese debba essere considerata un’importante risorsa da valorizzare. (Maura Tabacco)