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16 luglio 2014 Numero 5 Anno I

 

Gli italiani in Brasile

L’eliminazione precoce della Nazionale Italiana dai Mondiali ha stroncato sul nascere le originali e simpatiche manifestazioni di italianità tipiche dei nostri connazionali all’estero e che contraddistinguono la nostra comunità in tutto il mondo. 

Una presenza quella italiana che senza dubbio ha segnato in modo definitivo il Brasile e che è iniziata nel XIX secolo, quando gli italiani iniziarono ad arrivare e a lavorare nelle piantagioni di caffè e occupare prevalentemente la regione del sud del paese disseminandosi negli Sati di Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Paranà e soprattutto nello stato di San Paolo.
Un sociologo dell’epoca, Jao Baptista Borges Peirera, scriveva “diversamente dagli altri contadini che lavorano solo di giorno, sotto gli occhi del capogruppo e quando il tempo è bello, gli italiani sono infaticabili, trovano sempre qualche cosa da fare e non di rado riescono a mettersi in proprio, producendo ricchezza per sé e per gli altri”.
Secondo i dati Aire, oggi gli italiani residenti in Brasile sono oltre 316 mila, di cui la metà provenienti dal Veneto e dal Lazio, mentre gli oriundi sono oltre 25 milioni e rappresentano il 15% di tutta la popolazione brasiliana. Se a costoro aggiungiamo tutti i sostenitori della storica squadra brasiliana di San Paolo, il Palmerias, che per riconoscenza (la squadra è stata fondata da italiani) avrebbero sicuramente fatto il tifo anche per l’Italia, possiamo solo immaginare quanto di bello del Mondiale ci siamo persi. (Gabriele Di Mascio)