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1° dicembre 2015 Numero 41 Anno II

 

italia digitale

La "digitalizzazione" è un fenomeno che abbraccia ormai ogni momento della nostra vita, per questo parlarne e cercare di capirne gli sviluppi sta diventando un argomento di rilevante importanza per chi fa comunicazione. Non è difficile infatti imbattersi nelle tantissime rubriche, digitali e non, che affrontano l'argomento e che provano a prevederne l'evoluzione. Una tra queste è "Italia Digitale" del Corriere del Sera, dove sono svariati gli articoli che tentano di raccontarci il "digitale" ed i cambiamenti che questo sta apportando alla vita sociale e lavorativa di tutti noi.

Un articolo che mi ha incuriosita è quello relativo allo studio effettuato da Google e che prevedrebbe nel 2020 cinque miliardi di persone collegate ad internet. Si, avete capito bene, cinque miliardi di utenti in collegamento tra loro e che potranno scambiarsi immagini, informazioni, video, musica, etc. in tempo reale!
Tutto questo sarà possibile grazie all'utilizzo di nuovi dispositivi, anche indossabili: "Internet si prepara a diventare sempre più pervasiva, lanciando sfide sociali che riguarderanno sia la vita quotidiana sia il lavoro. «Sarà indispensabile una riconversione culturale», ha detto Fabio Vaccarono, managing director di Google Italia e membro del management board di Google Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), nell’incontro sull’Industrial Internet organizzato a Roma dalla Avio Aero."
A quanto pare a favorire la diffusione del digitale saranno la copertura sempre maggiore anche in zone difficili da raggiungere, i costi ridotti e la possibilità di accedere alla rete anche da dispositivi diversi dal pc.
La crescita investirà anche l'Italia e si assisterà ad una riconversione culturale a partire dalla vita professionale dove l'85% dei mestieri richiederà competenze digitali.
In quest’ottica Google ha lanciato da poco più di tre mesi il progetto «Crescere in digitale», consultabile online, in collaborazione con ministero del Lavoro e Unioncamere, per diffondere le competenze digitali tra i giovani e avvicinare al web le imprese italiane. (Noemi Mirulla)