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24 Novembre 2015 Numero 40 Anno II

 

costruire la "fiducia" nel sindacato

Costruire un rapporto di fiducia nel sindacato, non è mai frutto del caso, ma solo la logica conseguenza di un lavoro coerente e quotidiano.
Al riguardo, appaiono prioritari, due versanti di lavoro.
Sul piano esterno, si tratta di uscire dai luoghi di lavoro e tornare a presidiare il territorio, lì dove i cittadini/utenti vivono ed evidenziano i loro bisogni: a questo deve e può servire il nostro sistema dei “Servizi”.

Uscire dai luoghi di lavoro ridarebbe anche slancio per una decisa ripresa di iniziativa sindacale in grado di determinare le condizioni per ridurre il drammatico tasso di disoccupazione giovanile (farli entrare in modo stabile nel mondo del lavoro rimane naturalmente il mezzo migliore per avvicinarli al sindacato).
Un secondo versante di lavoro è più interno all’organizzazione e riguarda la nostra presenza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al modo in cui si esercita la funzione di delegato.
E qui emerge il ruolo che in questo senso può essere svolto da una attività di formazione che, oltre a fornire le necessarie conoscenze e tecniche di lavoro, tenda a far acquisire ai nostri delegati un preciso modello culturale e comportamentale secondo i valori fondativi della nostra organizzazione.
Occorre tenere sempre a mente che il comportamento del delegato è determinante per far acquisire consensi all’organizzazione dal momento che incide per il 27% tra i fattori che determinano l’iscrizione al sindacato e che la stima nei confronti di un candidato alle elezioni rsu incide per il 37% nella scelta di voto.
Un delegato Uil, nella sua azione quotidiana, dovrà assumere sempre uno stile comportamentale in grado di porlo come punto di riferimento per i lavoratori: è questo il modo migliore per costruire un vero e duraturo rapporto di fiducia nel sindacato. (Antonio Ascenzi)