Logo
24 Novembre 2015 Numero 40 Anno II

 

venti anni con i lavoratori italiani nel mondo

È stato un confronto di idee, di proposte, senza nasconderselo, anche uno scontro aperto tra alcuni parlamentari presenti, illusi dal gioco di prestigiazione del governo Renzi, apparentemente rispettoso dei diritti dei più deboli, nei fatti, ispiratore dei tagli allo stato sociale e caparbio assertore dell'interdizione del ruolo dei corpi intermedi, sindacati, patronati, centri di assistenza fiscale, associazioni no-profit e, sul versante opposto, i sindacalisti della Uil, dell'Unione degli Italiani nel Mondo, dell'Ital, della UilPensionati, del Caf-Uil, schierati a difesa dell'indispensabilità dei servizi sociali, finora erogati in Italia e all'estero, ultimo baluardo delle politica di redistribuzione dei redditi.

Il ventesimo della fondazione dell'Unione degli Italiani nel Mondo poteva tradursi in una celebrazione, piuttosto vacua e vaga, è stata, invece, un'affermazione della volontà di consolidare il ruolo delle parti sociali, in Italia, manifestando le intenzioni della Uim di accrescere, dopo le
recenti affermazioni, nei Comites, nei Consigli Generali degli Italiani all'estero, sul piano internazionale, la sua influenza, già sperimentata, in questi ultimi anni, e in ulteriore espansione.
La formazione della Uim, guidata da Mario Castellengo, Angelo Mattone, con l'apporto essenziale del segretario organizzativo della Uil confederale, Pierpaolo Bombardieri, del presidente dell'Ital- Uil, Gilberto De Santis, del consigliere delegato, Alberto Sera ha mostrato di avere mente e braccia, uno tra tutti, la UilPensionati di Romano Bellissima, per assistere nuova e vecchia emigrazione, all'estero così anche in Italia. (Angelo Mattone)