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1 Novembre 2015 Numero 39 Anno II

 

il web 2.0

 

In occasione della formazione generale relativa al progetto "Un mouse a portata di mano" sono intervenuti, durante la seconda giornata di incontri, Massimo Talone e Sara Tavazzi in rappresentanza di Ancinnovazione, società che affianca gli Enti Locali nella sperimentazione di modelli di utilizzo delle Ict per favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle scelte pubbliche (e-democracy) e nelle attività concernenti la semplificazione dei processi istituzionali.

Poiché Ancinnovazione si occupare di fiutare in anticipo i rapporti che si creano tra amministrazione pubblica, istituzioni e cittadini diventa di fondamentale importanza "entrare ed uscire" nella società, sapendo quando, come e dove farlo.
Le competenza digitali sono ormai totalmente trasversali ed essendo il web in costante evoluzione ad evolvere sono anche le interazioni tra la tecnologia e le soluzioni che essa offre in ambito relazionale a chi la sa sfruttare.
Per Ancinnovazione più la formazione è in ritardo più aumenta il divario digitale, che prima ancora è di carattere culturale! A queste affermazioni sono seguite, in ambito formativo, delle riflessioni a cui hanno preso parte tutti i discenti. Ognuno ha espresso il suo parere e ha chiarito, a modo suo, quanto il web sia presente nella propria vita e soprattutto quanto ancora esista una linea di demarcazione tra la vita personale e quella professionale nell'utilizzo dei sistemi informatici relativi al cosiddetto Web 2.0.
Questo termine viene usato oggi per indicare uno stato di evoluzione del World Wide Web, rispetto ad una condizione precedente. È l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono un elevato livello di interazioni tra il sito web e l'utente.
In sede di dibattito ha preso forma l'idea che il Web sia l'insieme di informazione, conoscenza e comunicazione e che chi opera in esso debba possedere necessariamente due qualità: trasparenza e consapevolezza, la prima perché ci si espone a 360° di fronte all'intera comunità virtuale e la seconda perchè non basta esporsi e prendere parte alla "comunicazione" ma partecipare nel vero senso della parola, con la consapevolezza di scegliere attivamente a cosa prendere parte.
Nell'era in cui, grazie al web, possiamo essere contemporaneamente sorgente, trasmettitore, canale, ricevitore e/o destinatario non ci rimane che la "consapevolezza" come 'unico modo per distinguere un utente attivo da uno passivo. (Noemi Mirulla)