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15 Settembre 2015 Numero 35 Anno II

 

il patronato a expo 2015

Gilberto De Santis

Anche il Patronato è dentro il contesto di Expo 2015 e dà il suo contributo al dibattito aperto dalla Uil Pensionati nel Convegno di Milano, del 15 settembre 2015, dal titolo “Alimentazione sicura in tutto il Pianeta e per tutte le età”.
L’Ital, nell’ambito del confronto Europa e America Latina, porta l’esempio di un suo progetto di Servizio Civile dal titolo “Educare al cibo: il diritto alla differenza”, svolto a scuola per insegnare ai ragazzi la diversità dell’alimentazione.
Come pure nell’attività del Patronato, quello della prevenzione della salute, rientra la sicurezza dell’alimentazione nelle mense nei luoghi di lavoro.
E sempre in quest’ambito la prevenzione all’inquinamento industriale deve avere la massima allerta. Basta ricordare gli effetti devastanti sui prodotti agricoli e di allevamento che hanno la diossina, il mercurio, il piombo, il cadmio.
Vanno poi messi in cantiere interventi che diano agli anziani piena sicurezza del cibo anche in un periodo della vita in cui declina la vista, l’olfatto, la memoria.
Tutto questo il Patronato potrà fare con i “Punti di Accesso Assistito ai Servizi” che apriremo presto in alcune sedi Ital.
La sicurezza, inoltre, non pregiudica ma esalta le qualità. Per cui questa manifestazione mondiale deve ricordare a tutti il primato della buona tavola italiana e l’affermazione italiana nelle professioni del buon gusto, che hanno però bisogno meno di strumenti mediatici di moda e più di orientamento.
Ovviamente oltre alla salute, il tema del cibo riporta soprattutto alla tragedia della Fame dove più che di slogan e buoni propositi si ha bisogno di riflessione e di interventi mirati da parte degli Stati che devono, necessariamente, inserire nella loro legislazione il diritto al cibo come diritto individuale, inalienabile e di presidio per la tutela della vita. Questo è un diritto imprescindibile ed essenziale per il benessere dei cittadini, al quale gli Stati non possono sottrarsi, pena un intervento della Comunità internazionale con sanzioni pesanti, alla stregua dell’omissione di soccorso e degli omicidi colposi.