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15 Agosto 2015 Numero 33 Anno II

 

illusioni perdute

Illusioni perdute di Honore de Balzac non è proprio una lettura da spiaggia, sia per mole che per trama; è però un romanzo avvincente e attuale, un saggio sul mondo del giornalismo, un testo di critica letteraria e un compendio di psicologia umana, ma soprattutto è un vero capolavoro della letteratura. Un perfetto congegno narrativo in cui Balzac tratteggia perfettamente la società francese dell’epoca e critica aspramente l’aristocrazia evidenziandone capricci e difetti. La sua grandezza sta nella sapiente analisi dell’animo umano: ambizioni, moralità, frustrazioni, ingenuità e soprattutto le illusioni, quelle che inizialmente motivano le azioni di uomini e donne e alla fine presentano il conto, sbattendo loro in faccia errori e meschinità.

Le vicende di questa storia si svolgono ad Angouleme, cittadina di provincia bagnata dalle acque della Charente, dove la povera gente lavora per sopravvivere, qualche borghesuccio arrivista trama per entrare nel bel mondo e l’aristocrazia ammazza il tempo tra un salotto e l’altro, le donne invidiandosi e gli uomini parlando di potere e politica. Tra tutte le dame spicca la signora Nais de Bargeton amante della musica e della letteratura, che si invaghisce dell’aspirante poeta Luciano Chardon e prova ad introdurlo nei salotti di Angouleme. Luciano è un ragazzo bello e talentuoso, purtroppo però è figlio di un farmacista, solo da parte di madre può vantare un casato nobile ma questo non gli basterà per essere bene accetto in società.
Raccontare dettagliatamente la trama del libro richiederebbe più delle battute che ho a disposizione perché dovrei approfondire tutto quello che c’è dentro il romanzo e oltre, la storia del giornalismo, della carta, l’avidità umana ma anche l’amore e i buoni sentimenti. E’ però un libro da leggere, possibilmente prima che troppe illusioni prendano il sopravvento sulla nostra vita!
La coscienza, mio caro, è un bastone che impugniamo per battere il prossimo, ma che non usiamo mai su noi stessi. (Marianna De Rossi)