L’occupabilità giovanile non può non prescindere da politiche attive di formazione, istruzione e tirocini ed è necessario che si guardi alle misure previste con un approccio “Gender Sensitive” per dare risposte concrete alle giovani e ai giovani che ogni anno si affacciano per la prima volta nel mercato del lavoro.Alle Regioni in quanto delegate a definire, finanziare e realizzare le misure previste, spetta la Governance del Piano Nazionale Garanzia Giovani e, nell’ambito delle risorse finanziarie a disposizione, in un’ottica di mainstreaming, la Uil propone che ciò venga attuato attraverso:
1. la congruità tra background scolastico/formativo e il tipo di misura e tipologia di attività che si propone di offrire, al fine di non disperdere le conoscenze acquisite;
2. offrire, laddove ne venga fatta richiesta, misure che meglio si adattino alle esigenze delle giovani madri (es:contratti part time);
3. prediligere offerte che, per le giovani mamme che lo richiedano, abbiano una vicinanza con i servizi di assistenza all’infanzia (asili nido);
4. informazione sugli incentivi nazionali e regionali, percorsi e offerte alternative rispetto la Garanzia Giovani, per quelle donne che per età non rientrano nella Garanzia Giovani e per coloro che, registrate o meno alla Garanzia Giovani, non ne hanno avuto accesso.