Logo
15 Luglio 2015 Numero 31 Anno II

 

nuove forme del divario digitale/2

L’uso del computer, Internet e le nuove tecnologie facilitano lo sviluppo della conoscenza, in quanto determinano il nostro accesso alla cultura, configurandosi come un bene della collettività. Quando parliamo di divario digitale, impieghiamo un termine che fa riferimento alle disuguaglianze generate dalle scarse possibilità di usufruire delle tecnologie che utilizzano il digitale. Le parole chiave sono divario, disuguaglianza ed esclusione digitale e riguardano il rischio di marginalizzazione cui sono soggette alcune categorie sociali, o addirittura interi Paesi, all’interno della società della conoscenza, così definita dai documenti ufficiali della Comunità Europea.

Qui l’ICT (Information and Communications Technology) assume un ruolo cruciale, fondante l’idea stessa di società democratica. Difatti, se da una parte il digitale ci pone dinanzi a grandi opportunità, dall’altra alimenta nuove condizioni di esclusione a svantaggio di chi non dispone dei presupposti necessari per l’accesso alle tecnologie. Inoltre il web si presenta sempre più come luogo di inclusione, in cui il soggetto sperimenta nuove soglie relazionali, sia all’interno della propria rete amicale, sia al di là delle conoscenze pregresse. Pensiamo alla doppia funzione svolta dai social network, per mezzo dei quali possiamo confermare le informazioni che sono già in nostro possesso e al tempo stesso ridefinirle e acquisirne di nuove. Siamo nel quadro di un processo di autodeterminazione del soggetto, costantemente proiettato verso una dimensione collettiva, finalizzata alla condivisione delle esperienze e alla partecipazione alla vita sociale, culturale e politica del Paese. (Cristina Greco)