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15 Luglio 2015 Numero 31 Anno II

 

l'incipit di molfetta

“Promuovere una nuova cultura della pesca che miri a garantirne la sostenibilità ambientale, economica e sociale; ripensare le strategie possibili per accrescere la produttività delle risorse marine, iniziando da una rinnovata e diversa gestione del fermo pesca; rimettere la pesca e la gestione degli spazi marini al centro dell’agenda politica del paese, quale settore strategico per il rilancio dell’economia italiana; rilanciare il ruolo dell’Italia nel contesto europeo e mediterraneo, quale paese leader nella definizione di politiche e regole in materia di pesca”.

Alcune delle proposte emerse dal Convegno Uila: “Pesca, un settore da mettere in sicurezza”, che si è tenuto a Molfetta, l’11 luglio scorso.
L’appuntamento pugliese è stata occasione per Gilberto De Santis, Presidente Ital Uil, di ricordare l’importanza del progetto “La sicurezza nelle nostre reti” che il Patronato Ital e la Uila Pesca hanno promosso sul tema della prevenzione dei lavoratori marittimi. Un lavoro che per De Santis “Non può prescindere dall’esperienza dei delegati sindacali della Uila Pesca che rappresentano un contributo concreto e indispensabile per migliorare e preservare la salute dei lavoratori”.
Una collaborazione, tra i lavoratori Uil del settore agroalimentari e della pesca e il patronato Ital, più volte annunciata dal Segretario Generale Uila, Stefano Mantegazza, che nelle sue conclusioni, ha sottolineato come questa sinergia e i progetti promossi con il patronato rappresentino “Un’ulteriore conferma dell’essenziale supporto dell’Ital per la vita della Uila e della Uila Pesca”.
La Segretaria Generale Uila Pesca, Enrica Mammucari, nella sua relazione ha affrontato il tema della legalità e dei diritti dei lavoratori, sostenendo che “Garantire la Salute e la sicurezza nella pesca significa garantire legalità e diritti anche dei consumatori”. (Silvia La Ragione)