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2 Luglio 2015 Numero 30 Anno II

 

gli appunti di ampelio

Si fa un gran parlare del divario digitale, e cioè di quella barriera che lo strumento telematico pone tra il cittadino-utente e la Pubblica Amministrazione, la Società, gli Enti, i Privati.
Recentemente in una riunione mi è scappata la locuzione “divario medicale”. Sono stato subito rimbrottato dall’ufficio stampa. Prendiamolo come un neologismo sociale nel mondo del lavoro, quel divario esistente tra il parlare dei medici e il comprendere dei lavoratori. Non in termini tecnici ma in termini operativi. È chiaro che i medici preferirebbero che la Consulta dell’Ital alimentasse uno scambio tra medici per accrescere conoscenze scientifiche. Altrettanto chiaro è che per i lavoratori la Consulta deve avvicinare i medici ai lavoratori nella comprensione di ciò che occorre fare per prevenire i danni alla salute e individuare l’iter migliore per rilevare le malattie professionali.