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2 Luglio 2015 Numero 30 Anno II

 

nuove forme del divario digitale/1

Il fenomeno del divario digitale rappresenta ancora oggi uno dei gap più difficili da colmare, come dimostra il mancato ottenimento di risultati significativi sia sul piano internazionale sia su quello nazionale. La poca familiarità con la tecnologia e con il web interessa ancora buona parte della popolazione adulta e anziana, soggetti con problemi di salute e migranti. Al contrario, la fascia dei giovani registra un alto tasso di accesso a Internet e un uso più consapevole e differenziato del mezzo.

Se confrontiamo i dati Istat del 2014 con quelli dell’anno precedente, possiamo riscontrare un aumento del numero di famiglie, che usufruiscono di un accesso domestico a Internet (dal 60,7% al 64%) e sfruttano una connessione a banda larga (dal 59,7% al 62,7%), a fronte però di una presenza ancora forte delle disuguaglianze in termini di genere e di età: gli uomini utilizzano il computer e navigano con una maggiore frequenza (rispettivamente il 59,3% degli uomini a fronte del 50,2% delle donne e il 62,3% degli uomini rispetto al 52,7% delle donne), stessa cosa per i giovani tra i 15 e in 24 anni (con un utilizzo del PC pari all’83% e un accesso a Internet dell’89%). È necessario però tenere conto di un dato che non emerge dall’indagine e che è relativo al fenomeno dell’immigrazione in generale e in particolare alla condizione dei minori o dei giovani migranti: la discriminante in questo caso coinvolge altri fattori, derivanti da un divario digitale di tipo linguistico-culturale. (Cristina Greco)