Logo
16 giugno 2014 Numero 3 Anno I

 

Uila. Made in Italy

Uila

Si è svolto il 12 giugno a Roma il V Congresso Regionale della Uila Lazio dal titolo “Agroalimentare, la grande opportunità. Etica del Lavoro e Tutela del Made in Italy". Si riporta la presentazione.

La Uila è convinta che la valorizzazione del settore agroalimentare rappresenti una grande opportunità per il sistema Italia. Un comparto che vale 252 miliardi € (17% del Pil) con 35 miliardi di export, che dà lavoro a 3 milioni di persone tra imprenditori, lavoratori dipendenti e autonomi.Un settore forte e vitale che, dopo anni di scarsa considerazione da parte della politica e delle istituzioni, sta riconquistando nuova attenzione, anche grazie al dinamismo propositivo delle forze sociali e che può far da traino della ripresa economica del paese.
La domanda di “Made in Italy” agroalimentare nel mondo è in continua crescita ma la mancanza di un efficace sistema di “etichettatura” fa si che i nostri prodotti siano preda del dilagare dell’agro-pirateria: la contraffazione vale 7 mld € mentre l’italian sounding ha superato i 60 mld €. Promuovere e difendere il “Made in Italy” agroalimentare nel mondo è, quindi, per la Uila, la “grande opportunità” da cogliere;per farlo è necessario realizzare una vera alleanza di sistema che coinvolga istituzioni e forze sociali e definire una strategia mirata da sviluppare sia in ambito europeo che sul piano nazionale e locale.Ma la Uila è convinta che la qualità del “fatto in Italia” risieda, oltre che nei prodotti, anche nel valore aggiunto del lavoro e delle professionalità.La buona occupazione e il rispetto dei contratti e della sicurezza devono divenire elementi indispensabili di una “certificazione della qualità totale del prodotto”, che dia garanzia ai consumatori di tutto il mondo sulla eticità del lavoro utilizzato.Anche per il Lazio l’agroalimentare rappresenta una grande opportunità. La Uila chiederà di utilizzare al meglio le risorse del nuovo PSR 2014-2020 (780 milioni €) per poterla cogliere e per risolvere i problemi strutturali del settore: debolezza economica delle aree rurali, polverizzazione delle aziende, disgregazione dell’offerta,scarsa innovazione, difficoltà di accesso al credito, mancato sviluppo dei distretti agroindustriali. Ma alla regione Lazio la Uila chiederà anche di finanziare, con le risorse del PSR, un sistema di certificazione bilaterale della qualità dei prodotti che garantisca anche la regolarità del lavoro utilizzato.