“A piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il viaggio di ottomila chilometri, l’odissea dei migranti dall’Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia per arrivare via mare in Italia “.
Con il tragico viaggio sul barcone, con un tratto a nuoto prima di approdare a Lampedusa “Mentre sbatto le braccia contro le onde in conto in testa la canzone di Hodan (il fratello di tutta una vita), la canzone della nostra libertà.
Me la canto mentre faccio su e giù, provo a contarla con la bocca non ci riesco, allora lo ripeto nella mente. Vola Sonia, vola come il cavallo alato fa nell’aria. Sogna Sonia, sogna come se fossi il vento che gioca tra le foglie…
Corri Sonia, corri come se dovessi arrivare in nessun posto… Vivi Sonia, vivi come se tutto fosse un miracolo…”
Insomma che il più grande premio letterario in Italia si occupi di questi tragici viaggi di vita è significativo del posto che hanno nella nostra società i ripetuti fatti di Lampedusa. (Silvia La Ragione)