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1° Maggio 2015 Numero 26 Anno II

 

il vulnus tra domande e riconoscimenti

L’Ital è stato ospite del Seminario di approfondimento organizzato dalla Uil di Taranto sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. L’iniziativa del 16 aprile scorso - dal titolo “Salute e sicurezza sul lavoro: la difesa e le garanzie” – ha affrontato aspetti tecnico-procedurali della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: un dibattito che ha coinvolto sia soggetti istituzionali e del mondo sindacale che operatori di patronato, RLS e RSPP Uil.

Il seminario si è svolto in un territorio - quello di Taranto - carente di interventi specifici sul tema della salute nei luoghi di lavoro. Lo ha dichiarato il Segretario generale della Uil tarantina, Giancarlo Turi, in apertura dei lavori ricordando che oggi il termine tutela non identifica la “Tutela del lavoro” ma “La tutela dei lavoratori” e che “Trattare le malattie professionali – per Turi - significa andare a verificare i danni, l’incidenza che il lavoro arreca alla salute di uomini e donne che lavorano”.

Il Seminario Uil ha voluto anche aprire un confronto tra il sindacato e soggetti esterni all’organizzazione per costruire insieme un vero e proprio Patto istituzionale tra interlocutori di una stessa materia che come unica finalità hanno quella di migliorare e favorire le tutele dei lavoratori.

I dati nazionali sugli infortuni e le malattie professionali restituiscono una situazione allarmante: su quasi 52mila denunce di malattie professionali presentate ogni anno dai lavoratori solo il 40% ottiene un riconoscimento da parte dell’Inail. Il vulnus tra domande presentate e riconoscimenti mancati è per Piero Bombardieri, Responsabile nazionale salute e sicurezza Ital, un campanello d’allarme che deve far riflettere sulle cause che sono alla base di questo fenomeno. Nel suo intervento Bombardieri ha inoltre presentato l’iniziativa nazionale “Nodi di Rete” al territorio pugliese: un progetto Ital e Uil che finora ha registrato risposte positive in molte regioni italiane. Taranto è uno dei tasselli della vasta rete di assistenza e tutela in Puglia che presto verrà estesa anche alle duecento Camere Comunali Uil. L’esperienza di Amalia Tatarano, Responsabile dell’Ital di Taranto, è stata utile a chiarire quali sono le azioni del patronato per scongiurare il gap nei riconoscimenti delle malattie professionali. L’Ital tarantino si avvale infatti dell’aiuto di diversi professionisti (legali, medici, responsabili della sicurezza, ingegnere) per fornire denunce di malattie professionali il più possibile complete.
Hanno inoltre partecipato all’iniziativa Anna Maria Stasi, Dirigente medico Inail Taranto, Cosimo Scarnera, Responsabile dipartimento prevenzione Spesal Asl Taranto, Antonio Belsito, Direttore Centro Studi “Diritto del lavoro” Bari. I lavori sono stati moderati dalla giuslavorista Silvia Torsella e le conclusioni sono state di Aldo Pugliese, Segretario generale Uil Puglia e Bari. (Silvia La Ragione)