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16 giugno 2014 Numero 3 Anno I

 

Immigrati tra Lampedusa e Montecitorio

Si è svolto il 16 giugno a Roma, presso l’Hotel Massimo D’Azeglio, il convegno Uim dal titolo “Immigrati. Il lavoro tra Lampedusa e Montecitorio” dove a contribuire al dibattito c’è una realtà che da una parte assiste all’emergenza degli sbarchi sulle coste siciliane e dall’altra vede nuovi cittadini crescere nei diritti e nella programmazione del loro futuro e quello dei loro figli.

All’iniziativa hanno partecipato una cinquantina di ragazzi del Servizio Civile impegnati, nelle sedi del Patronato Ital, nell’attività di sostegno e di informazione rivolta ai minori stranieri per favorire una loro migliore e completa integrazione sociale.
Ad aprire i lavori, la dott.sa Laura Marolla che ha commentato l’indagine Uim, condotta su 360 cittadini stranieri e relativa al tema del lavoro e alla percezione del futuro da parte degli immigrati in Italia. L’indagine ha confermato l’importanza che per gli stranieri hanno le reti amicali e familiari nella ricerca di un impiego; ha dimostrato come la maggior parte degli intervistati ha un titolo di studio più qualificato rispetto alla mansione svolta e come sono alte le aspettative di vita che nutrono per i loro figli, per i quali hanno fatto molti sacrifici.
Nel corso del convegno si sono succeduti gli interventi dei Presidenti, tutti di origine straniera, della Uim di Verona, Belluno e Treviso, Abruzzo e Egitto, che rappresentano il cambiamento che l’associazione sta attraversando e che la vede non solo un’associazione per gli italiani all’estero ma punto di incontro per tutti i migranti, siano essi stranieri in Italia che italiani all’estero. Comun denominatore dei loro interventi è stato il problema della mancanza di lavoro dovuta all’acuirsi della crisi economica che ha colpito in modo preponderante gli stranieri e messo in crisi intere famiglie monoreddito, con ripercussioni gravissime legate anche alla dimostrazione dei requisiti per la loro permanenza in Italia.
Nell’ottica della rete dei servizi si è inserito l’intervento di Piero Bombardieri, responsabile Ital dell’area immigrazione che ha ricordato quanti passi in avanti siano stati fatti dall’organizzazione, da quando nel 2006, in virtù della Convezione siglata con il Ministero dell’Interno, i Patronati hanno iniziato ad assistere gli stranieri in Italia nelle pratiche di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno.
Guglielmo Loy, Segretario Confederale Uil, nel concludere i lavori ha puntato il dito sulle discriminazioni dovute alle normative sulla previdenza, sul lavoro pubblico, sulle retribuzioni. Una società che crea diversità produce conflitti - ha sostenuto Loy - che ha inoltre posto l’accento sulla necessità di rendere più stabile il permesso di soggiorno e più corretta l’applicazione dell’attuale legge sulla cittadinanza. (Gabriele Di Mascio)