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1° aprile 2015 Numero 24 Anno II

 

la finanza sociale è per le persone

Per “finanza ad impatto sociale” si intende quel segmento della finanza che sostiene investimenti legati ad obiettivi sociali in grado di generare un ritorno economico per gli investitori.
Alla base di questa nuova forma di filantropia, c’è l’intenzione di collocare risorse finanziarie in progetti, imprese e fondi di investimento che generano benefici sociali, compatibili con il rendimento economico da assicurare all’investitore.

L’area d’intervento non è la sfera sociale in senso stretto, ma coinvolge anche l’istruzione, la sanità, la giustizia e l’ambiente.
Gli “impact investing” sono un prezioso strumento per promuovere e sostenere il benessere delle comunità, attraverso la crescita della cosiddetta imprenditorialità sociale, in un contesto economico dove tutti traggono benefici. È un mezzo per rispondere ai nuovi e sempre più impellenti bisogni di welfare e servizi alla persona, che offre uno spazio enorme di mercato e di opportunità di lavoro, per un’imprenditoria sociale e innovativa.
La grande forza della finanza ad impatto sociale sta nella sua capacità di sostenere contemporaneamente processi di sviluppo, di innovazione e di inclusione sociale. Uno strumento che può rilevarsi utile per rilanciare, valorizzare e ristrutturare il mondo del terzo settore in Italia.
La rivoluzione tecnologia da sola non è stata capace di migliorare il mondo. Collasso finanziario, disoccupazione giovanile strutturale, emergenze ambientali e povertà ne sono la prova. Bisogna per questo affiancare alla parola innovazione il termine sociale, per raggiungere con il progresso tecnologico il benessere della collettività.
Infatti come sostiene Giovanna Melandri, presidente della Human Foundation “Non è più sufficiente sapere quante ore di formazione abbiamo erogato, quanti pasti sono stati distribuiti, quanti posti letto abbiamo messo a disposizione, se non sappiamo valutare quale cambiamento abbiamo effettivamente prodotto nella vita concreta delle persone e delle comunità”.
Perché la finanzia sociale abbia successo, bisogna stimolare fondazioni bancarie, investitori istituzionali, intermediari finanziari, patrimoni individuali e singoli risparmiatori a promuovere un nuovo flusso di capitali verso questa nuova generazione di investimenti ad impatto sociale. Senza dimenticare però che al centro di questo nuovo modo di fare finanza e di concepire il benessere ci sono quegli “imprenditori” che con le loro organizzazione non profit lavorano, con passione e dedizioni per generare impatto sociale positivo. Tra queste, orgogliosamente, ci siamo anche noi. (Gabriele Di Mascio)