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11 Marzo 2015 Numero 23 Anno II

 

8 marzo 2015: la disuguaglianza non paga

Maria Pia Mannino, Responsabile Nazionale PO e Politiche di genere Uil





"In questo 8marzo 2015, a venti anni dalla storica Conferenza di Pechino, sembra più urgente che mai ribadire il fermo rifiutodelle donne della Uil ad ogni forma di di-scriminazione e ineguaglianza tra uomini e donne perché la “disuguaglianza non paga”. Non paga in termini economici, perché il 15% del PIL potenziale non viene realizzato a causa delle discriminazioni nei confronti delle donne. Non paga in termini di ricchezza pro capite, perché meno donne al lavoro vuol dire maggiore povertà delle famiglie. Non paga in termini di democrazia perché la ancor troppo limitata rappresentanza femminile impedisce il rinnovamento della società, legandola maggiormente, se possibile, a stereotipi sessisti ritornati prepotentemente alla ribalta. Non paga in termini di sicurezza sociale perché le discriminazioni, le molestie gli abusi di genere nel lavoro incidono in modo preoccupante sullo sviluppo potenziale della produttività nazionale, sulla possibilità di rendere maggiormente competitivo il lavoro, e gravano sulla salute dei lavoratori e delle lavoratrici con grave nocumento di una diversa e migliore organizzazione del lavoro basata su norme che riconoscono la parità tra gli individui, nessuno escluso".