Logo
2 Marzo 2015 Numero 22 Anno II

 

settantenni protagonisti del lavoro

Tra i settantenni d’oggi vi è una folta comunità che ha rinunciato al vecchio modello del pensionato che gioca a carte al bar, a favore di un nuovo protagonismo sul lavoro. La tripartizione della vita in: giovane - adulto - anziano, sembra ormai affievolirsi e, sempre più “nonni” vanno alla ricerca della propria strada rottamandone l’immagine classica. Molti dei nuovi settantenni hanno infatti scelto la via della continuità lavorativa, dedicandosi alle professioni più disparate ed adottando diverse soluzioni.

Oltre a quelli che continuano a lavorare perché non riescono proprio a rassegnarsi al tempo che passa continuando l’attività lavorativa di sempre, ci sono quelli che si reimpiegano in nuovi settori per necessità di arrotondare o, molte volte si cimentano per mera passione, in attività che non sono riusciti a coltivare nel corso della propria carriera lavorativa. Ricorda infatti Fabio Savelli sul Corriere.it, che spesso c’è anche la passione, “che permette loro di impiegare il tempo - ora diventato improvvisamente abbondante - sentendosi utili a sé e agli altri”. Ed è così che sfogliando portali di annunci di lavoro come Subito.it o Bakeka.it, si trovano inserzioni di “senior” chef a domicilio pensionati, fattorini, dog sitter, uomini/donne delle pulizie, consulenti informatici, contabili, spesso con annesse foto e a volte link di siti internet personali. Tra i “continuisti” della terza età vi è inoltre una grande fetta che ha scelto la strada della cura della persona: ovvero, pensionati che si offrono per accudire altri pensionati.Insomma, ci troviamo di fronte alle più svariate forme di auto-imprenditorialità senior, soprattutto in città dove il costo della vita è generalmente più alto e, spiega Savelli, dove “le reti sociali sono più liquide” per il crescente indebolimento del sistema di welfare pubblico, e nondimeno, dove il “controllo sociale (del vicino di casa)” è generalmente minore. (Viviana Toia)